I nuovi mostri
Halloween, la notte delle streghe, parliamo di mostri e di paurosi pensieri. Domanda: qualcuno si ricorda quali erano i mostri classici del passato?
Io, che sono ormai stagionato, ricordo con un certo rimpianto gente come Dracula, Frankenstein, l’uomo lupo, la mummia, la creatura della palude… Bei tempi!
Tempi in cui il mostro faceva il mostro; tempi in cui chi era cattivo lo era per davvero e nessuno l’avrebbe dubitato, del resto lo prevedeva pure il contratto: “Io uomo lupo dichiaro di essere un mostro in piena regola, zanne e artigli compresi. Dichiaro che, se ne avrò l’opportunità, inseguirò, sevizierò e divorerò le mie vittime senza pietà e rimorso, ululando, ringhiando e facendomi subito riconoscere per quello che sono: un mostro! Dichiaro inoltre che non ingannerò nessuno facendomi credere buono, che non racconterò frottole su ciò che faccio. Che non mi farò eleggere da chicchessia per poi cambiare partito come si fa con le mutande. Ma soprattutto che non cercherò mai di cambiare la Costituzione a mio esclusivo vantaggio. Lo giuro.”
Adesso, lo devo dire, non si sa più a che mostro votarsi!
Sì perché i mostri di oggi sono tutti uguali, si fanno eleggere, dicono e promettono tutti le stesse cose per fare il contrario dopo, fanno i buoni poi ti fregano… e il bello è che non fanno nemmeno paura!
Che diamine! Un mostro deve far paura sennò che mostro è?
Questi fanno solo rabbia…

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Carlo Tassi
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PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)