Da ufficio stampa Prefettura di Ferrara
Il sistema della sicurezza che presiede allo svolgimento delle pubbliche manifestazioni è stato al centro della riunione della Conferenza provinciale permanente, tenutasi quest’oggi in Prefettura.
Su questi temi il Prefetto, dr. Michele Campanaro, affiancato dai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco e del 118, ha incontrato il Presidente della Provincia e Sindaco di Ferrara, avv. Tiziano Tagliani, insieme con gli altri 22 Sindaci del territorio ferrarese.
“Come per la sicurezza urbana – ha ricordato introduttivamente il Prefetto – anche il sistema della sicurezza che presiede allo svolgimento delle pubbliche manifestazioni richiede la massima sinergia istituzionale e la più stretta collaborazione di tutte le sue componenti, da quelle statali a quelle espressione di poteri locali e territoriali”.
In questa ottica, sono stati illustrati i contenuti delle direttive ministeriali che mirano a realizzare un’efficace interazione tra ambiti operativi diversi, ma strettamente connessi, come quello dei profili di security, che attengono alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, di competenza del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, e quello dei profili di safety, inerenti invece la verifica della conformità tecnica degli allestimenti e della compatibilità degli spazi con i partecipanti agli eventi, legati alle attività delle Commissioni Provinciale e Comunali di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo.
Agli amministratori presenti è stato, quindi, fornito un utile strumento di sintesi sia sull’iter procedurale da seguire in vista dello svolgimento di una manifestazione pubblica, che sugli adempimenti correlati.
Infine, sulla falsariga del percorso di recente avviato in ambito di sicurezza urbana, il Prefetto ha anticipato agli amministratori locali la organizzazione di incontri decentrati nelle cinque macro-aree omogenee della provincia (Ferrara capoluogo, Alto ferrarese, Basso ferrarese, Copparese ed Argentano-portuense), per una condivisione dei modelli organizzativi di security e di safety negli specifici ambiti territoriali.
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