Govoni: “Per rimuovere il macigno della burocrazia, il primo problema sentito dalle imprese insieme al fisco e prima del costo del lavoro, vanno sfruttate appieno le tecnologie per accompagnare l’organizzazione e i processi verso la trasformazione digitale della PA, delle imprese, delle filiere e dei territori”
Un’ulteriore semplificazione per le imprese: pronta la rivoluzione della Camera di commercio di Ferrara che consente agli imprenditori di gestire e conservare digitalmente in maniera autonoma, e soprattutto in modo semplice, trasparente ed efficace, i libri d’impresa (libri sociali e contabili), con risparmio di tempo e di denaro (accessibilità su smartphone, zero carta, eliminazione degli spazi di archiviazione, minor impatto ambientale, flessibilità organizzativa, ecc). Per legge, infatti, ciascun imprenditore ha l’obbligo di fornire evidenza di tutti i fatti economici della propria impresa tramite la tenuta di determinati libri e registri contabili secondo quanto prescritto dal codice civile e/o dalle norme tributarie, tra cui il DPR n. 600/73 e il DPR 633/72.
Il servizio, messo a punto dall’Ente di Largo Castello con il supporto di Infocamere e garantito dal sistema pubblico di identità digitale (Spid) o dalla carta nazionale dei servizi (Cns), riguarda sia le società di capitali (srl ordinaria e semplificata, Spa e Sapa) che le società di persone le quali, registrandosi per conto del loro legale rappresentante, avranno così modo di organizzare i propri fascicoli per categoria e tipologia di libro. Ad ogni caricamento la piattaforma telematica si preoccuperà di «bollare digitalmente» ogni documento apponendo delle annotazioni nell’intestazione e nel piè di pagina con gli estremi dell’impresa e le specifiche del libro. Inoltre, sempre la piattaforma marcherà temporalmente le scritture garantendo la consecutio dei documenti digitali caricati nel fascicolo secondo la normativa vigente.
“Ancora oggi – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – in un contesto in cui il digitale è parte integrante del nostro presente e condizione necessaria per la competitività del Paese, il rapporto dell’imprenditore con i dati amministrativi della propria azienda e gli adempimenti verso la PA è basato prevalentemente sull’uso dei documenti cartacei. Per rimuovere il macigno della burocrazia, il primo problema sentito dalle imprese insieme al fisco e prima del costo del lavoro, vanno sfruttate appieno le tecnologie per accompagnare l’organizzazione e i processi verso la trasformazione digitale delle amministraziioni pubbliche, delle imprese, delle filiere e dei territori. Questa – ha concluso Govoni – è la sfida alla quale la Camera di commercio di Ferrara intende rispondere, forte delle nuove funzioni assegnatele dal decreto di riforma”.
A dar manforte al progetto della Camera di commercio è la Banca Mondiale che nel suo Doing Business 2017, il rapporto annuale che monitora la facilità di fare impresa in 190 Paesi, evidenzia come le ore che le imprese sono costrette a dedicare agli adempimenti burocratici calino proprio in virtù dei processi di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e dell’introduzione dei pagamenti elettronici.
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