I lavoratori iscritti al sindacato autonomo Snalv di Ferrara parlano insieme ai non iscritti sostenitori
Tempo di lettura: 6 minuti
da: Luis Attanasio
Molto triste dover ricorrere ad articoli per poter chiedere udienza al proprio datore di lavoro. Come iscritti e simpatizzanti sostenitori, ci troviamo ancora una volta, particolarmente delusi ed amareggiati, di fronte ad una Direzione completamente assente riguardo le numerose e serie, radicate problematiche, che intendiamo degnamente ed onestamente poter affrontare insieme all’Azienda. Non vogliamo né sputare sul piatto dove mangiamo, né intraprendere guerre tra posizioni politiche – ideologiche – sindacali, né ledere la reputazione ed immagine dell’Azienda, né tanto meno metterci in rivalità e a duello con altri sindacati, per i quali nutriamo rispetto per il loro operato. Sarebbe vergognoso mettersi in competizione. Il mondo che sta cambiando, ci sta incitando ad evolverci e ad ampliare le Nostre vedute. Collaborare tutti insieme per un obiettivo che riteniamo doveroso poter risolvere pacificamente. Cercare di portare avanti quel dialogo è divenuto indispensabile, ma vediamo, anche in questo caso immediate difese, muri e prese di posizione vere e proprie, invece di riunire intelligenti risorse per poter entrare in un dialogo profondo con quei dipendenti che rappresentano il motore, dell’Azienda e che vivono giorno per giorno sulla propria pelle, tutte le problematiche esistenti. Il fatto stesso che un dipendente Voglia entrare in relazione col proprio datore di lavoro in maniera rispettosa e trasparente, ciò dovrebbe essere soltanto un motivo di risposta e di apprezzamento dall’altra parte. Quando quella connessione inizia a mancare, ne derivano le dirette conseguenze ed è ciò che si sta verificando all’interno delle tre Strutture , in particolare, in Rsa S. Chiara. Il Nostro unico intento ed obiettivo principale è di poter dichiarare in maniera libera, che vi sono tutta una lunga sequenza di problematiche da affrontare e chiediamo semplicemente di essere interpellati da molto tempo. La Nostra più profonda etica professionale ce lo richiede, non soltanto per Noi operatori socio sanitari, ma per tutti i pazienti, i quali, hanno il diritto di essere seguiti nel loro percorso di cura, con continuità assistenziale e con serenità. Nonostante ci troviamo da lunghissimi mesi per l’Rsa S.Chiara, a richiedere un incontro urgente, una possibilità di dialogo, con la partecipazione trasparente anche di tutti quei colleghi che ci hanno fin da subito appoggiato in questo percorso, dandoci fiducia e sostegno, pur non iscritti al Sindacato autonomo Snalv, questa richiesta di incontro, a tutt’oggi non si è ancora verificata, rimanendo addirittura senza risposta formale alcuna, alle nostre continue lettere di sollecitazione, vista l’entità delle problematiche esistenti. I problemi quindi, sono rimasti irrisolti e raddoppiati nel frattempo, per la sua stessa reazione alla non avvenuta convocazione del Sindacato Autonomo Snalv, il responsabile Attanasio, insieme alle Delegate, iscritti e sostenitori.
In numerose circostanze, non abbiamo avuto possibilità di confronto. Tutto alla fine rimane imperativo ed imposizione, dietro una apparente facciata di un qualche lieve possibile coinvolgimento dell’Azienda nei Nostri confronti. Ma alla fine decidono i superiori, come si era già ampiamente intuito ad un incontro avvenuto con la partecipazione delle tre delegate Snalv, Cgil e Cisl, senza l’invito del Nostro Sindacalista. Molto discriminatorio. L’Azienda non ha rispettato la legge 300 nella quale non soltanto il Sindacato firmatario può interagire con l’Azienda in toto, ma anche e specialmente il più rappresentativo. E lo Snalv attualmente è il Sindacato con maggiori iscrizioni. Ciò ha portato a persistenza di malumori, discordie, differenza di vedute, paure, delusione, confusione anche tra colleghi.
Non cediamo!!! Come figure Oss siamo poco valutati e considerati, sovraccaricati di mansioni, anche non di Nostra competenza, di turni massacranti anche e soprattutto durante tutto il periodo estivo, parametri sfalsati, complessità assistenziale presente, rischi connessi alla mancanza di reperibilità, dove ne avevamo già fatto richiesta l’anno precedente, riposi considerati sacri e da decreto recupero delle forze fisiche, usati per coprire malattie, infortuni, ferie non sostituiti adeguatamente 5 mattine consecutive, 5 pomeriggi o 6 consecutivi se non sono turni massacranti questi, cosa sono???.
Ora ci troviamo a far fronte ad imposizione di turni nuovi da Novembre, senza darci la possibilità di poter continuare a procedere con i Nostri turni esistenti fino fine anno ed avere più tempo di riflessione e di decidere serenamente il turno adatto a Noi e che rispetti le 38 ore settimanali previste da contratto. Il turno ideale per l’Rsa lo avevamo già in parte trovato, e che rispettava le 38 ore di Contratto ma l’Azienda lo ha categoricamente rifiutato senza una motivazione valida e convincente. Insistendo che già da Novembre i turni dovevano cambiare. E’ urgente un’attenta considerazione dei turni di lavoro in relazione alla tutela della salute- vigilanza- fatica-affaticamento alla guida, rendimento diurno e specialmente notturno. Posto di lavoro che diventa produttivo in relazione a turni programmati, studiati ed elaborati a vantaggio della salute dei lavoratori come da decreto legislativo 8 aprile 2003, da prendere in considerazione. Invitiamo chi interessato, a leggere attentamente un documento importante promosso dalla Camera del Commercio di Milano, insieme ai Sindacati riuniti, Gruppo Donna- Salute- Lavoro che potete trovare su internet con allegato i decreti legislativi in materia lavoro a turni e turni notturni- guida per i datori di lavoro e i lavoratori.
E’ stato prodotto un ampio numero di studi, nei quali far saltare il riposo cadenzato settimanale, usare gli Oss come strumenti di rimpiazzo e come reperibilità, quando la stessa non è stata ancora pattuita, è molto grave. Il fatto di mettere turni addirittura con 2 o 3 notti consecutive di lavoro, significa non avere valutato attentamente i rischi connessi alla tutela della salute del lavoratore, della donna in modo particolare, visto la percentuale più alta di operatrici donne presenti, oltre alla vita sociale che deve essere garantita al lavoratore come cita il decreto, con turni valutati in maniera approfondita e che mantengano tutte le caratteristiche per la tutela degli Oss. Questo è materia di Medicina del Lavoro. Tutela dei lavoratori significa maggior produttività all’interno dell’Azienda e un ambiente nel quale ci si sente protetti, valutati, considerati.
Supportati dal Sindacato Autonomo Snalv, come operatori, non ci sentiamo di accettare una imposizione ed un cambiamento turni così drastico. Scegliendo il meno peggio, in tempi che consideriamo troppo rapidi. La Nostra vita anche extra lavorativa si basa sul turno, tutta la Nostra quotidianità si muove in funzione al Nostro turno ed intendiamo procedere nell’eventualità che anche questa volta, la nostra voce venga spezzata. Ringraziamo vivamente il Nostro Sindacalista Attanasio, che in tutto questo percorso, si è dimostrato sempre disponibile con tutti i dipendenti iscritti e non, pur trovandosi di fronte ad una vero e proprio comportamento antisindacale e antidemocratico che non è disposto ad entrare in collaborazione con il Sindacato Autonomo Snalv. Accettare un dialogo direttamente con lui e di conseguenza, con i numerosi dipendenti iscritti a questo Sindacato sarebbe necessario.Riteniamo sia molto deludente concludere che, alla fine non traspare la benché minima volontà di interloquire e di dar voce ai dipendenti…continuare a essere distratti di fronte invece ai lavoratori stessi che hanno tutte le più motivate e serie intenzione di far funzionare le Strutture in modo trasparente e corretto. Firmatari o non firmatari è soltanto la via d’uscita più veloce per frenare Attanasio nel muoversi con coerenza e grande coinvolgimento, professionalità. La Politica non ci interessa, i giochi strategici Sindacali tra più forte e meno forte, più grande e più piccolo non ci interessano, le mentalità ottuse ed opposte ai cambiamenti e all’innovazione anche mentale e la libertà di pensiero, Ci trovano in contrasto, in netto disaccordo con questo sistema che frena la libertà individuale. Vogliamo soltanto che venga preservato il Nostro posto di lavoro e che il Nostro Direttore Generale, venga messo al corrente di tutte le problematiche esistenti, dandogli cosi sostegno e forza per comprendere che i lavoratori non sono solo macchine da produzione ma entità piene di risorse ed esperienze profonde acquisite attraverso il nostro lavorare quotidiano e se si vuole continuità e successo, al fulcro della Struttura devono essere garantiti non solo doveri ma anche diritti. Ci auguriamo vivamente che l’Azienda conceda un incontro proficuo con il Nostro Rappresentante Snalv e che si riesca, come ci auspichiamo, a far riflettere profondamente e ad agire in maniera positiva per tutti noi dipendenti, che nonostante le difficoltà, continuiamo a credere e a mostrare dedizione per questa realtà Sanitaria. Non togliendoci dai nostri obblighi lavorativi, ma cercando di allargare l’orizzonte di comprensione all’Azienda e che accettare anche diversità sindacali può diventare solo un ulteriore motivo di superamento di vetuste visioni politiche e sociali. E’ il momento di adeguarsi al mondo che si sta evolvendo. E di riunire tutte le energie e collaborare insieme per un posto di lavoro migliore.
Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it