Uno dei dogmi insospettati del pensiero unico è il cosidetto Global Warming o Riscaldamento Globale. O meglio per questioni più di natura(sic!) ideologico ambientalista e relativamente pseudoscientifica, come dimostrano anche previsioni storiche come quelle del Club di Roma essenzialmente sballate e anche altre , si sopravvalutano e mistificano certe dinamiche per logiche di Potere e Lobby misconosciute o quasi, al passo con lo choc del futuro del nostro tempo che privilegia come risposte soprattutto velleitarie opzioni antitecnologiche e antiprogressiste. I media stessi riflettono certo analogo regressivo spirito del tempo, rimbalzando notizie parziali e più di fonte sociologica che strettamente scientifica. Gran parte dei teorici dominanti del riscaldamento globale hanno deboli basi strettamente scientifiche, la stessa Climatologia non è una scienza relativamente esatta come le cosiddette Scienze Naturali, fisica, matematica eccetera. Vero che la maggior parte della comunità scientifica parla di Global Warming, ma esiste da anni una minoranza, lo stesso Zichichi, Battaglia e altri scienziati noti scettici se non “negazionisti”. Il copione puntuale dei ghiacciai in scioglimento dovuto al Global Warming è oggi smentito da uno studio recentissimo , si veda MeteoWeb link in fondo a cui rimandiamo. Va da sé i Ghiacciai a quanto pare si sgretolavano anche in tempi insospettabili, nell’ultima grande era glaciale… “Lo rivela una ricerca pubblicata sulla rivista Nature dal gruppo dell’università americana del Michigan coordinato da Jeremy Bassis…. “Abbiamo dimostrato che non c’è bisogno del riscaldamento atmosferico per innescare eventi di disintegrazione su larga scala di un ghiacciaio, basta che l’oceano si scaldi un po’ e cominci a ‘solleticarne’ i bordi” (…..). Ergo… CO2 e Cambiamenti Climatici, Kyoto trattati vari tutta una bufala? Nientaffatto… I “negazionisti” cosiddetti non negano affatto un cambiamento climatico in atto, ma lo interpretano in senso strettamente naturalistico, cicli eoni (migliaia e anche milioni di anni…) in certo senso della storia della Terra, storia di cui si conosce oggettivamente soltanto in chiave parziale e in progress, e non – essenzialmente- per questioni d’inquinamento atmosferico ed umano industriale… E quindi, anche se più complessa e articolata (non necessariamente in tale ottica strettamente scientifica il clima in mutazione avrà effetti solo negativi) la sfida presente e futura resta prioritaria. Nello stesso tempo semplicemente, almeno in democrazie aperte alla Popper per intenderci, in un campo, dove la verità scientifica è sempre provvisoria e verosimile e inquinamenti culturali e purtroppo anche ideologici sono sempre in agguato, lo spettro ampio d’indagine domanda, anche a livello mediatico, un doppio sguardo, una doppia modulazione, finora stranamente quasi assente dai dibattiti salottieri e nell’opinione pubblica spesso poco dotata di basi scientifiche e preda di certo irrazionalismo contemporaneo.
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Roby Guerra
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