I denti devitalizzati e quelli con trattamento della radice sono le cause più comuni di focolai dentari. Seguono le periodontosi (processo distrofico dei tessuti del parodonto, con atrofia progressiva dell’apparato sospensore del dente) dei denti dislocati che possono diventare dei focolai (Lodenkamper) come corpi estranei, ma possono essere anche secondari come per esempio un’appendicite cronica, che può esistere da molti anni forse dovuta alla tossicità della salmonella e può attivare un focolaio dentario silente. La bocca è piena di enterococchi: quando vi è una batteriemia o un influenza, i batteri passano dal sangue via fluido extracellulare attraverso i canalicoli nel terzo esterno dello strato di dentina. Se ristagnano a lungo si disintegrano e muoiono favorendo la formazione di tossine. Esse entrano nel connettivo e producono un effetto diffusione da quello che ora è un focolaio dentario. Se il sistema è integro allora vi sarà un processo alle tossine, ma quanto dura l’efficienza del sistema immunitario con questa civilizzazione? Essi comunque non possono essere visti ai raggi x dentari, ma con apposite apparecchiature bioelettroniche.
Riferimenti Minimi:
Lodenkamper h. physikalische medizin und rehabilitation nr.7 und heft nr 9 /1970 jahrgang
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Nuccio Russo
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