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“I fiori delle Mura” cominciano a sbocciare

Articolo pubblicato il 16 Marzo 2016, Scritto da Sara Cambioli

Tempo di lettura: 2 minuti


E’ arrivata la primavera e con essa la prima vera fioritura dell’anno. Passeggiando su e giù per le Mura di Ferrara si riconoscono i fiori di campo più comuni, indicati anche nelle bacheche di vetro che compaiono ogni tanto lungo il percorso*. In questo periodo ci sono violette completamente bianche e le classiche di colore viola che ricoprono quella piccola collinetta che si trova sul curvone della Mura degli angeli; nel sottomura primeggiano margherite e tarassaco; mazzi di fiorellini tra il rosa e il lilla decorano i lati più assolati. Poi come d’incanto, il re della radura: un narciso alto e snello, con la corolla color del sole, si erge tra le erbe e gli arbusti che tappezzano la sponda del canale, lungo il muro del cimitero degli ebrei; e vicino, un cielo di stelle gialle illumina l’erba.

Clicca le immagini per ingrandirle.

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*I manifesti intitolati “I fiori delle Mura” che si possono ammirare lungo i percorsi nel sottomura della città, presentano 72 immagini dei fiori più comuni dei nostri prati corredate dal nome scientifico e comune delle singole specie e dall’indicazione del periodo di massima fioritura. Ospitati in sette bacheche nel tratto fra Porta degli Angeli e San Giorgio, la collocazione dei poster si deve a un’iniziativa del Garden realizzata nel 2001 col supporto di Fondazione Carife e la stretta collaborazione di Comune e Sezione di Botanica di UniFe.

Immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

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Sara Cambioli

È tecnico d’editoria. Laureata in Storia contemporanea all’Università di Bologna, dal 2002 al 2010 ha lavorato presso i Servizi educativi del Comune di Ferrara come documentalista e supporto editoriale, ha ideato e implementato siti di varia natura, redige manuali tecnici.


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani