Da: Organizzatori
Importante incontro di formazione sul Bullismo, fortemente voluto dall’Istituto Superiore di Argenta e Portomaggiore proprio per la sua pregnanza pedagogica volta ai valori di cittadinanza, tenuto dall’Avvocato Piero Giubelli, presidente dell’ordine degli Avvocati di Ferrara, sul tema: il bullismo e i reati ad esso connessi, responsabilità penali del bullo e del docente.
Il legale ha aperto i lavori facendo riferimento al Protocollo d’Intesa per la prevenzione e la lotta ai fenomeni di bullismo e di devianza giovanile siglato dalla Prefettura di Ferrara con diversi attori tra cui l’Ordine degli avvocati di Ferrara, che Giubelli stesso presiede.
L’intervento del legale è proseguito con la seguente domanda: ‘Quando il docente deve informare le Forze dell’ordine o denunciare all’autorità giudiziaria il comportamento del ‘bullo’?
Cosa rischia se non denuncia il fatto e interviene solamente con un’azione pedagogico-educativa?
L’avvocato ha spiegato che l’insegnante è un Pubblico ufficiale ed è tenuto a presentare denuncia se viene a conoscenza, nell’esercizio o a causa delle sue funzioni, di un fatto – reato perseguibile d’ufficio.
Alcuni tra gli esempi più noti di ‘bullismo scolastico’ sono le percosse, le lesioni, la diffamazione (molto diffusa nel cyberbullismo), il furto, la rapina (rubare la merenda!), l’estorsione, le minacce a pubblico ufficiale e lo stalking.
Come può, però, il docente cercare di prevenire tali comportamenti di violenza e prevaricazione? Un piccolo suggerimento dell’avvocato è stato quello di far capire agli alunni che un comportamento scorretto di oggi lo penalizzerà per il futuro, poiché una condanna oggi, per i reati più gravi, in particolare per gli alunni maggiorenni, potrà inibirgli in futuro la possibilità di accedere a concorsi pubblici o anche solo iscrivere la propria attività alla Camera di Commercio.
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