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La storia del violoncellista, pubblicata la settimana scorsa, ha mosso i nostri lettori: il violoncellista dà, non chiede più di quanto lui stesso potrebbe dare e si accorda con chi, dall’altra parte, suona la stessa sinfonia.

Equilibrio armonico e violoncello usa e getta

Cara Riccarda,
io ce l’ho, in questo momento, quel violoncellista ed esattamente come la tua amica, mi basta e non vorrei averlo in nessun altro modo, non mi manca quando non c’è ma assaporo ogni momento quando c’è. Il mio violoncellista mi basta perché so che non c’è niente da mettere in piedi e nemmeno lui si aspetta altro da me, è un equilibrio che si mantiene così: nel momento in cui qualcuno dei due aspetta l’altro, l’altro sparirebbe.
S.

Cara S.,
non aspettare e non aspettarsi, sta tutto lì. Di solito, è chi aspetta a portare un senso di incompiuto che non sempre manifesta per paura. Ho conosciuto donne che hanno custodito e consumato il peso di un amore a metà, come fosse un problema solo loro, fino a non poterne più e, dopo molto tempo, sparire. Mi fai riflettere che, però, anche l’altro può abbandonare quando sente che non ce la fa e non potrà mai: quando, cioè, essere l’oggetto di questa attesa è troppo.
Ricordo che, una decina d’anni fa, un’amica venne lasciata da un uomo che le disse ‘sto diventando troppo importante per te ed è meglio finirla qui’, all’epoca trovai questa frase prepotente. Oggi penso che quando uno dei due non si sente adeguato alle aspettative dell’altro, bene farebbe a lasciare andare.
Riccarda

L’importante? Esser d’accordo

Cara Riccarda,
hai descritto il violoncellista, un’esperienza che ogni donna, che sa stare sola ed è libera di testa, dovrebbe fare.
A.

Cara A.,
facciamo che l’esperienza del violoncellista capiti a quelle donne che sono attrezzate per sapere stare da sole, sono davvero libere di testa e mai riflesse nell’uomo che hanno davanti?
La storia del violoncellista sta capitando a una donna che non conosce la dipendenza e credo sia per questo che riesce a sostenere quel tipo di rapporto, così speculare a lei: ha scelto un uomo e una frequentazione in cui entrambi sono dotati degli stessi strumenti. Se solo uno dei due perdesse qualche accordo, non credo funzionerebbe.
Riccarda

Potete scrivere a parliamone.rddv@gmail.com

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Riccarda Dalbuoni

È addetto stampa del Comune di Occhiobello, laureata in Lettere classiche e in scienze della comunicazione all’Università di Ferrara, mamma di Elena.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it