Abbiamo ammiccato, categorizzato e d’istinto ne abbiamo parlato male. Le iperboli che sono uscite hanno divertito le donne, ma infastidito alcuni uomini dai quali ho ricevuto commenti piccati. Uomini che non si sono riconosciuti nelle categorie descritte e molto critici verso quei colleghi di genere che fanno di tutto perchè noi donne troviamo abbondanti esempi di egoisti, naufraghi, anaffettivi, immaturi et similia.
Sono gli uomini dalla nostra parte, che non vogliono stare in mezzo a quelli contro cui troppo spesso sbattiamo.
Sono gli uomini che rifiutano le classificazioni e le svuotano dall’interno della categoria tanto quanto noi le riempiamo da fuori.
Sono gli uomini della partecipazione perchè vogliono sapere e conoscere senza sfuggire.
Sono gli uomini che il disimpegno ostentato lo ritengono aridità.
Sono gli uomini per i quali restare a fianco non è debolezza ma solidità.
Sono gli uomini che non si vergognano se il loro baricentro è un punto condiviso con una donna.
Sono gli uomini della stima reciproca e non dell’utilità.
Sono gli uomini che ci sono e non come un’epifania.
Questo ho trovato nei loro messaggi.
E’ stato un gioco, ma possiamo, anzi dobbiamo, tentare di andare oltre.
Nelle categorie, scherzando, abbiamo messo il peggio che abbiamo conosciuto e c’è da chiedersi perchè il primo filtro sia stato negativo, quasi iconoclasta.
Vi propongo allora, amiche lettrici, di cercare il dettaglio, l’essenza che faccia la differenza. Per tutti gli egoisti che hanno preso più di quanto abbiano dato, ne abbiamo sicuramente trovato uno che non ha voluto niente in cambio, per i troppi narcisisti persi nella propria immagine, ci sarà stato qualcuno che ha saputo guardare oltre se stesso.
Avete voglia di raccontare un altro tipo di uomini, quelli unici?
Potete inviare le vostre lettere a: parliamone.rddv@gmail.com
Sostieni periscopio!
Riccarda Dalbuoni
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it