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Scrivere, parlare, nascondersi. Lettrici e lettori rispondono su cosa sia meglio fare quando si vuole arrivare all’altro.

Scrittura d’emergenza?

Cara Riccarda, caro Nickname,
e se spesso non si hanno altri mezzi per comunicare nonostante i frequenti, possibili malintesi? La scrittura come unica alternativa, non sempre la telefonata è possibile, dipende dalle situazioni che sono particolari e allora scrivere rende tutto più facile perché determina la condizioni di privacy necessaria.
M.

Caro M.,
ho usato più i messaggi che la voce ed è per questo che oggi me ne guardo bene dall’affrontare l’altro per messaggio. Faccio ancora fatica a non mettere tutto lì dentro, e a pensare che tanto l’ho scritto e può bastare. Una telefonata, anche se attesa o rimandata, e un incontro hanno sempre sistemato le cose, mentre i messaggi hanno più spesso storpiato tutto e incanalato verso la fine.
Riccarda

Caro M. (ho la sensazione che tu sia un lui),
come ti capisco. A volte non funziona nemmeno con i segnali di fumo, roba da pellerossa. Tanto vale cimentarsi con l’epistola, roba di Aristotele.
Nickname

A me gli occhi please!

Cara Riccarda, caro Nickname,
magari scrivere una lettera o poche parole scritte bene e chiamare il destinatario per dire voglio trovare il coraggio di leggerti una cosa guardandoti negli occhi.
Moira

Cara Moira,
non ci avevo mai pensato. Giuro che lo farò.
Riccarda

Cara Moira,
ci ho pensato tante volte ma non ci sono mai riuscito. Forse è proprio per quello che scrivo.
Nickname

Scrivere, leggere… magari vivere

Cara Riccarda, caro Nickname,
leggere una storia d’amore, per quanto scritta bene, non sarà mai come viverla, anche quando fa male.
Nicola

Caro Nicola,
forse viverla fa meno male che leggerla.
Riccarda

Caro Nicola,
il mio mondo è pieno di personaggi immaginari. Fanno parte della mia vita come le persone reali. Quando scrivo sto vivendo. Non c’è distinzione.
Nickname

Potete scrivere a parliamone.rddv@gmail.com

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Riccarda Dalbuoni

È addetto stampa del Comune di Occhiobello, laureata in Lettere classiche e in scienze della comunicazione all’Università di Ferrara, mamma di Elena.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it