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Porte sbattute, girevoli o mai chiuse. Come si pongono due persone quando la relazione sta per finire? C’è chi lascia sempre uno spiraglio, chi sigilla tutto e se ne va e chi, come dichiara K nella lettera, non fa uscire dal proprio “mondo affettivo”.
Riccarda e Nickname rispondono ai lettori.

Il fantastico mondo di K

Cara Riccarda, caro Nickname,
vi rispondo da donna forse poco donna. Per me ogni chiusura è stata dolorosissima. Un vero lutto che mi toglieva ogni forza, ogni voglia. Tendo a idealizzare l’altro. Diventa il più bello, il più bravo, il più sensibile. E io l’inutile scema che si è fatta scappare l’ennesimo cuore d’oro. La verità emerge piano piano dentro di me. Non è che mi faccia stare meglio, ma almeno è la mia verità.
In amore sono esigente, nella relazione vado a fondo, l’amore prende il passato, il presente e il futuro e a volte lo scarnifica per trovare un senso. In questo analizzare e approfondire lascio sempre quello spiraglio di curiosità che smette di essere passione e innamoramento. Ma una volta che sei entrato dentro, difficilmente esci fuori dal mio mondo affettivo.
K.

Cara K.,
pensavo, invece, di organizzare una manifestazione, anzi una crociata, e chiamarla ‘puliamo il mondo affettivo’. Hai mai pensato quanto, negli anni, lo inquiniamo e lo riempiamo di rifiuti inerti?
Riccarda

Cara K.,
fammi capire: prima idealizzi il partner, poi lo analizzi fino a non esserne più innamorata, poi però non riesci a farlo uscire dal tuo mondo… mi sto perdendo. O forse ci perdiamo tutti, nel mondo affettivo.
Nick

Attenzione alle porte!

Cara Riccarda, caro Nickname,
potessi, vivrei in un mondo di porte aperte ad accesso regolato. Ma credo sia un’utopia, e quindi per la maggior parte, prendi o dai delle gran belle porte sbattute.
N. B.

Caro N. B.,
non è un’utopia, è un’idea geniale e praticabile, però prima bisogna aver preso confidenza con le uscite di emergenza.
Riccarda

Caro N. B.,
se la tua partner approva la teoria “porte aperte ad accesso regolato”, sei a cavallo. Se la disapprova, rassegnati a sbattere spesso il muso sulla porta.
Nick

L’Enciclopedia della porta

Cara Riccarda, caro Nickname,
scusatemi ma credo che la questione sia molto più complessa di un piede nella porta o di una porta sbattuta. La variabile figli è determinante sulle porte semi aperte o sbattute. Non basterebbe un tomo da mille pagine per descrivere le sfaccettature.
Paolo

Caro Paolo,
hai ragione, spesso ai figli attribuiamo anche l’ingiusto ruolo di un ferma porta. Ti affido nel frattempo a Nickname per iniziare il primo tomo.
Riccarda

Caro Paolo,
già così sta cosa delle porte mi disorienta (sì lo so, l’ho tirata fuori io). Se penso alle sfaccettature e al tomo la testa mi gira fino alla nausea. Eppure, come faccio a non darti ragione.
Nick

Potete scrivere a parliamone.rddv@gmail.com

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Riccarda Dalbuoni

È addetto stampa del Comune di Occhiobello, laureata in Lettere classiche e in scienze della comunicazione all’Università di Ferrara, mamma di Elena.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it