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Nella puntata precedente di A due piazze, Nickname immaginava viaggi alla ricerca di qualcuno, o di se stessi, quegli ‘altrove’ dove potersi fermare. I lettori raccontano dove li ha portati il viaggio della vita.

Incastrato!

Cara Riccarda, caro Nickname,
sono dell’idea che le relazioni, per lo più, funzionino per incastro di nevrosi.
Luca

Caro Luca,
quale occasione migliore per vedere le proprie riconoscendo quelle altrui?
Riccarda

Caro Luca,
mi piace la tua versione non romantica del “ci completiamo”, “siamo complementari”. Molto più pragmatica. E l’immagine è talmente efficace che diventa romantica, quasi artistica.
Nick

Sì viaggiare… evitando le buche più dure

Cara Riccarda, caro Nickname,
sono una persona comune e ho sperimentato in base al momento, mi sono fermata al momento più bello, quello dell’amore. Ma l’amore non è una fermata è un viaggio insieme dove si cambia continuamente, in maniera uguale mai, diversi sempre ma con l’amore che ci trattiene.
NN.

Cara NN.,
parlavo oggi con un’amica che sente di non essere in viaggio, ma ferma nel rapporto col compagno. Ci sta male, si sente imbrigliata, un po’ ridotta a una dinamica lenta. Insomma, non vede il cambiamento che cerca. Un bel rischio, se non vogliamo scendere a una fermata qualsiasi.
Riccarda

Cara NN.,
anch’io sono una persona comune. Concordo sulla metafora del viaggio, spesso su un camper, e ti dirò: su un camper posso stare solo con una persona al mondo, perché non è comodo. E rischio anche con quella.
Nick

La rubrica I dialoghi della vagina va in vacanza, riprenderà a settembre con nuove idee e spunti da condividere con i lettori.

Potete scrivere a parliamone.rddv@gmail.com

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Riccarda Dalbuoni

È addetto stampa del Comune di Occhiobello, laureata in Lettere classiche e in scienze della comunicazione all’Università di Ferrara, mamma di Elena.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it