da: ufficio stampa Comune di Comacchio
E’ giunta poco fa la notizia che la Corte dei Conti dell’Abruzzo con atto della Camera di Consiglio n. 35/2016 ha espresso il proprio parere secondo cui per il 2016 i Comuni non possono istituire l’imposta di soggiorno, posizione apparentemente confermata in questi giorni anche dal Ministero delle Economie e delle Finanze (MEF).
La Corte dei Conti, nel parere sopracitato ha chiarito che l’art. 1 comma 26 della Legge (208/2015) di Stabilità 2016 è finalizzato a mantenere invariato nel 2016 il livello complessivo di pressione tributaria, attraverso un congelamento generalizzato dei tributi degli enti territoriali rispetto alle aliquote in vigore nel 2015.
“Abbiamo già trasmesso una richiesta urgente di chiarimenti al MEF e siamo in attesa di riscontro formale – assicura il Sindaco Marco Fabbri-, che speriamo possa arrivare quanto prima per chiarezza, anche verso i nostri operatori. Il Comune di Comacchio ha approvato il bilancio e istituito la tassa di soggiorno, prima dell’entrata in vigore della legge di stabilità e dunque per il principio generale della irretroattività delle norme, questa si dovrebbe applicare solo per il futuro e dunque per chi ha introdotto la norma soltanto dopo l’entrata in vigore della legge finanziaria. Nel merito poi è evidente come la norma sia palesemente incostituzionale, perchè pregiudica retroattivamente la capacità programmatica e di bilancio, riconosciuta ai Comuni dall’art. 119 della Costituzione.”
Comacchio ha adottato la delibera per l’introduzione della tassa di soggiorno, per far fronte ai nuovi tagli alle risorse apportati dal Governo. “Siamo riusciti a non prevederla fino al 2016, – spiega il Sindaco -, ma trovo un’ingiustizia che chi l’ha applicata da anni possa continuare a farlo e altri invece no. Sono sempre stato contrario a questa imposta, e se ora lo Stato la bloccherà, auspico perlomeno che il Governo si faccia carico di questo ulteriore prelievo forzato ai Comuni e che risponda anche dei disagi che graveranno sugli operatori e sulle associazioni di categoria.”
Oltre al Comune di Comacchio, nel mirino ci sono altre decine di Comuni, tra i quali, solo per citarne alcuni Cervia, Cortina d’Ampezzo, Manfredonia e Giulianova Marche, anch’essi costretti ad istituire la tassa nel 2016 per colmare i tagli attuati dal Governo. “L’Amministrazione Comunale ha previsto l’introduzione della tassa di soggiorno dal 1° aprile, ma ci risulta che alcune località di montagna – prosegue il Primo Cittadino -, che hanno introdotto la tassa dal primo gennaio 2016, stanno già incassando in quella che per loro è piena stagione, decine di migliaia di euro. Speriamo che il Governo cambi idea o copra questo ulteriore taglio.
Le conseguenze sono gravissime perché tale situazione rischia di provocare un danno irreparabile al bilancio dell’Ente (squilibrio di bilancio), oltre a mettere in discussione i recenti bandi per l’animazione, gli intrattenimenti estivi e invernali, nonchè i grandi eventi come il Comacchio Summer Fest e la Notte Rosa – conclude il Sindaco-.”
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