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da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

La Polizia provinciale celebra i dieci anni di vita da quando è stata istituita come Corpo di agenti con compiti di sorveglianza e tutela del patrimonio ambientale, flora e fauna, cui si sono aggiunti nel frattempo quelli in tema di sicurezza stradale.
“Risalgono al 1957 i primi esordi degli uomini e donne in divisa della Provincia – ha precisato la presidente Marcella Zappaterra – e da allora molta strada è stata fatta”.
I primi dieci anni di vita possono essere gli ultimi, viste le sorti delle Province trasformate in enti di secondo livello (e cioè non più elette dai cittadini), in seguito alla conversione in legge del ddl a firma del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano del Rio, avvenuta lo scorso aprile in Parlamento.
Il prefetto di Ferrara, Michele Tortora, ha ricordato i contributi della Polizia del Castello Estense guidata dal comandante Claudio Castagnoli, compresa la recente operazione europea contro i furti di rame. “Ora il futuro è incerto – ha confermato – per le Province come per le stesse Prefetture, in vista di un riassetto della pubblica amministrazione che ci auguriamo sia vista come un patrimonio e una risorsa del Paese e non un ostacolo per lo sviluppo”.

I NUMERI
I numeri del Corpo messi in fila in dieci anni di attività e operazioni sono stati elencati come gli addendi di una somma che parla da sola.

Nel settore caccia dal 2004 ad oggi sono stati 84 i reati contestati e 127 le persone indagate, oltre a 1.618 le sanzioni amministrative elevate.
Centoventi sono stati gli incontri formativi ed informativi organizzati col mondo venatorio, con 1.200 ore di vigilanza e 2.800 di servizio notturno.
Passando al mondo delle lenze, nello stesso decennio si contano 1.008 sanzioni e il sequestro di dieci chilometri di reti, 650 cogolli e di 395 canne da pesca, oltre alla liberazione nei corsi d’acqua di 35mila chili di pesce.
Anche il mondo dei funghi e tartufi ha avuto dalle divise provinciali un occhio di riguardo: 189 le sanzioni e il sequestro di 650 chili di funghi.In campo ambientale si contano 47 reati contestati, 65 persone indagate e 188 verbali.
Pure in questo caso non è stata trascurata l’attività formativa, con 22 incontri che hanno coinvolto oltre 1.500 studenti su tutto il territorio provinciale, a testimonianza dell’accento posto sulla cultura dell’educazione e della prevenzione.
Numerosi sono stati poi gli interventi contro le frodi compiute nei confronti degli animali, grazie alla collaborazione delle guardie volontarie che non hanno fatto mancare il proprio contributo sull’intero arco di azioni messo in campo dalla Polizia provinciale.
Occhi aperti anche sulle infrazioni al Codice della strada, con 113.234 multe e, in collaborazione con le altre forze di polizia, il controllo di 1.080 veicoli per la verifica validità dei contrassegni assicurativi.
Intenso è stato l’impegno, inoltre, su singoli progetti nel campo dell’educazione e della tutela dell’ambiente: da “Ecouniamoci” (sei incontri formativi, 59.393 accessi al sito www.ecouniamoci.it e 584 segnalazioni), a “Educazione vs Maleducazione” insieme con le associazioni Fidc, Legambiente, Guardie ecologiche volontarie, Anpana e Area (tre incontri, 170 servizi effettuati, 64 premi consegnati e 1.360 ore impegnate), fino a “Un mare di legalità” contro la commercializzazione di prodotti contraffatti, in collaborazione con Prefettura, Comune di Comacchio e Camera di Commercio (35 guardie volontarie coinvolte – fra Aeop, Anpana, Gev e Lida -, oltre 4mila dialoghi con turisti del litorale, 250 stabilimenti balneari coinvolti, 1.200 volantini distribuiti e circa 814 ore di servizio dedicate).

Dopo la consegna di attestazioni di merito all’ispettore capo Fabio Piva e all’agente scelto Davide Latta, lo stesso comandante Castagnoli, che a quel punto non è riuscito ad … arrestare la commozione, è stato premiato dalla presidente della Provincia con uno speciale riconoscimento, per l’impegno e la professionalità profusi in questi dieci anni alla guida della Polizia provinciale.
Riconoscimento reso pubblico anche nelle parole del coordinatore delle guardie volontarie, Nicola Turolla.

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