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HIROSHIMA MON AMOUR versione restaurata giovedì 22 marzo ore 20.30 al Cinema Boldini

Articolo pubblicato il 21 Marzo 2018, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da organizzatori

Il film sarà introdotto da Gianluca Farinelli, Direttore della Cineteca di Bologna

In occasione della venticinquesima edizione del Salone Internazionale del Restauro dei Musei e delle Imprese Culturali, il Cinema Boldini in collaborazione con la Cineteca di Bologna proietterà Hiroshima mon amour, un capolavoro del cinema moderno firmato da Alain Resnais e sceneggiato da Marguerite Duras. La copia è stata restaurata da Argos Films, Fondation Groupama Gan pour le Cinéma, Fondation Technicolor pour le Patrimoine du Cinéma, Fondazione Cineteca di Bologna, con il sostegno di Centre National du Cinéma et de l’Image Animée presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata nel 2013. Color grading supervisionato da Renato Berta.

Un capolavoro del cinema moderno firmato da Alain Resnais e sceneggiato da Marguerite Duras nella nuova, splendida versione restaurata. Un film stilisticamente innovativo, narrativamente dirompente, l’opera che alla fine degli anni Cinquanta segnò l’atto di nascita della nouvelle vague e una svolta epocale nella storia del cinema. Due amanti a Hiroshima. Lei francese, lui giapponese. L’evocazione degli orrori della bomba atomica si fonde e si alterna ai ricordi della donna, l’amore per un soldato tedesco nella Francia della seconda guerra mondiale. Hiroshima mon amour rompe con tutta la tradizione narrativa precedente, si muove tra presente e passato seguendo il flusso discontinuo e fluttuante della memoria. Tragico, lirico, frammentario, nasce dalla collaborazione tra un maestro del cinema e una grande scrittrice e si avvale della straordinaria performance di Emmanuelle Riva. Il restauro internazionale, coordinato dalla Cineteca di Bologna ed eseguito presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata con la supervisione di Renato Berta, ha rispettato pienamente l’estetica originale del film, riportando allo splendore originale il bianco e nero fotografato da Michio Takahashi e Sacha Vierny.

Ingresso libero

per informazioni – www.cinemaboldini.it

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Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani