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Da Hera

Cosa conferire (e cosa no) nei contenitori per la raccolta della plastica. Molti lo sanno, molti altri fanno ancora confusione. Per fare ulteriore chiarezza l’azienda, a partire da sabato, lancia su stampa, radio, social e in alcuni centri commerciali una nuova campagna di sensibilizzazione. Perché differenziare correttamente dà più valore all’impegno di tutti.
Si fa presto a dire “plastica”. Potrebbe essere questo, in fondo, il senso della nuova campagna sulla raccolta differenziata della plastica che Hera lancia a partire da sabato sul territorio emiliano-romagnolo raggiunto dai propri servizi. Con l’obiettivo, semplice e importante, di chiarire un punto fondamentale: nei contenitori preposti alla raccolta della plastica non va inserito qualunque materiale ma solo recipienti e imballaggi (vaschette per alimenti, incarti, bottiglie e flaconi, vasetti e barattoli, ecc.) che siano prima stati svuotati e lavati, perché solo così è possibile garantire una raccolta di qualità e – ciò che più conta – idonea al riciclo.

Per raggiungere il maggior numero di persone la campagna sarà declinata a mezzo stampa, sulle principali testate dei territori di Modena, Bologna, Ferrara, Imola-Faenza, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, e sulle radio locali ascoltate nelle medesime aree. Senza dimenticare i social network, con azioni specifiche pensate per Facebook e Instagram, in modo tale da coprire varie tipologie di pubblico e aumentare così l’efficacia di un messaggio il cui successo conviene a tutti.

Previsti anche punti informativi in alcuni centri commerciali: si parte sabato da Modena, con il primo dei due weekend ai Portali (29 e 30 aprile, 13 e 14 maggio), mentre a Rimini i centri commerciali in cui saranno allestiti gli infopoint dedicati sono le Befane (6 e 7 maggio) e i Malatesta (20 e 21 maggio).

Una buona differenziata consente di aumentare la quantità di materiale effettivamente portato a recupero e accresce il valore dell’impegno profuso dai cittadini che ogni giorno separano con cura i propri rifiuti.
Ecco allora la domanda, che costituisce anche lo slogan della campagna: “Plastica o non plastica?”. A chiederselo, virtualmente, è la mano che al centro dell’immagine tiene nel proprio palmo una paperella galleggiante. La risposta è “no”, perché non si tratta né di un recipiente né di un imballaggio e quindi la paperella non dovrà essere conferita nei contenitori per la raccolta della plastica bensì nei contenitori o sacchi per il rifiuto
indifferenziato. Niente più dilemmi, dunque, con buona pace delle suggestioni shakespeariane su cui gioca la creatività, anche perché – come ricorda la stessa campagna – per togliersi ogni dubbio c’è sempre il Rifiutologo, l’ormai nota app gratuita di Hera che associa ad ogni materiale la corrispondente modalità di conferimento.

“Ci sono tante persone che dedicano tempo e attenzione alla raccolta differenziata dei propri rifiuti – dichiara Roberto Barilli, Direttore Generale Operations del Gruppo Hera – e il nostro compito è massimizzare il valore del loro impegno. La nuova campagna punta proprio a questo: fare informazione affinché la qualità della differenziata aumenti, nell’interesse dei cittadini e dell’ambiente. A seguito di un’indagine – prosegue Barilli – è emerso come il 74% degli intervistati dichiari di conferire nei contenitori per la raccolta della plastica qualunque oggetto in plastica, precludendo un risultato che potrebbe essere di ben altro livello. Ci sono cioè margini di miglioramento – conclude il Direttore Generale Operations di Hera – su cui, anche con questa iniziativa di comunicazione, possiamo e vogliamo intervenire, dando seguito a un impegno che anno dopo anno ci ha consentito di incrementare costantemente la quota di raccolta differenziata.”

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