Hera: lezione di depurazione “sul campo” agli studenti universitari
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da: ufficio stampa Hera
Gli studenti del Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche dell’Ateneo ferrarese hanno visitato oggi l’impianto di via Gramicia e hanno potuto confrontarsi direttamente con i tecnici Hera, che ne hanno illustrato loro il funzionamento
Lezione sul campo per studenti universitari del I anno di “Biotecnologie per l’ambiente e la salute” e del II anno di “tecnologie agro-alimentari e biotrasformazioni industriali” dell’Università di Ferrara. Stamani, accompagnati da Elena Sarti, docente del Dipartimento di Chimica e Scienze Farmaceutiche dell’Ateneo, hanno infatti potuto visitare l’impianto di depurazione delle acque reflue, in via Gramicia.
Gli studenti hanno potuto ricevere direttamente informazioni dai tecnici Hera che ogni giorno gestiscono il depuratore e hanno visto in diretta il funzionamento di questo impianto particolarmente complesso, ponendo domande sua sulla gestione tecnica.
Ai ragazzi è stato dettagliatamente illustrato il funzionamento delle varie fasi di depurazione delle acque, dalle vasche di decantazione fino alla fase finale di stoccaggio dei fanghi in enormi silos della capacità pari a 9.000 tonnellate.
L’impianto di Ferrara, lo ricordiamo, è per molti aspetti un’eccellenza. Grazie all’avanzata tecnologia impiegata, l’acqua trattata e immessa nell’ambiente ha registrato nel 2013 il più basso valore di elementi inquinanti del gruppo Hera e ben al di sotto dei limiti di legge (- 76%).
Elemento importante per la salvaguardia ambientale è il trattamento dei fanghi di risulta. Infatti il depuratore di Ferrara è il primo impianto del Gruppo Hera a ottenere fango disidratato con caratteristiche tali da consentirne il riutilizzo nell’agricoltura, mentre normalmente, i fanghi sono considerati un rifiuto e il loro prevalente destino è lo smaltimento in discarica.
L’attività del depuratore è a vantaggio di un continuo miglioramento delle fonti superficiali e di protezione delle fonti sotterranee (falde).
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