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27 Dicembre 2015

Happy Xmas, Happy curo

Tempo di lettura: 2 minuti


Non è ancora arrivato l’ultimo dell’anno ma ecco che queste feste hanno già fatto le prime vittime.
12 anziani, 12 come gli apostoli, attaccati alle flebo all’ospedale San Martino di Genova.
Ma perché?

Brano: “Jesus Is A Dying Bedmaker” di Charley Patton Album: “Complete Recordings 1929 - 1934”
Brano: “Jesus Is A Dying Bedmaker” di Charley Patton
Album: “Complete Recordings 1929 – 1934”

Perché hanno mangiato e bevuto come dei veri epicurei.
Ma non penso che volessero onorare quel filosofo che tanto piaceva a Carlone.
Penso si siano solo fatti prendere un po’ troppo la mano col mangiare e il bere.
Mi viene un po’ da vomitare ma non perché ho mangiato troppo.
Mi viene da vomitare perché non capisco ma continuo a capire, sempre di più, chiunque voglia polverizzare l’occidente.
Quindi anche oggi è meglio se la tronco qua che altrimenti vado avanti mezz’ora invocando l’Apocalisse.
Il mio pensiero va di nuovo al mio amico Gesù Cristo e alla sua carriera di falegname stroncata quando ancora era un astro nascente della falegnameria.
E perché?
Per salvare questa massa di incidenti cellulari ambulanti?
Vabbè, torno a giocare a carte che è meglio.

Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

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