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Da: Organizzatori

Il progetto Green Smart Technology for Water (GST4Water) è stato presentato oggi durante H20, la fiera dedicata all’ acqua che si svolge presso la Fiera di Bologna, da parte del coordinatore scientifico, prof. Marco Franchini dell’ Università degli studi di Ferrara. Sono coinvolti anche il Cadf – Acquedotto del Delta e il territorio di Goro dove è attiva la sperimentazione per il monitoraggio puntuale dei consumi di acqua.

H2O è la manifestazione scelta per la prima presentazione pubblica di GST4Water, il progetto finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, i cui partner sono: l’ Università degli studi di Ferrara – Tecnopolo-Terra & Acqua Tech e Mechlav – Laboratorio per la meccanica avanzata, l’ Università degli studi di Bologna con il CIRI-EA (Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Energia e Ambiente) e CIRI-EC (Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale Edilizia e Costruzioni)
Enea – Laboratorio ENEA per l’ ambiente
Concretamente, il progetto prevede tra le altre cose una sperimentazione sul servizio idrico nel Comune di Goro, dove negli scorsi mesi sono stati posati i nuovi contatori, che hanno permesso una misurazione più precisa e in tempo reale dei consumi nelle varie utenze.
Il progetto prevede che i nuovi contatori possano inviare i dati di consumo dell’acqua ad un kit di ricezione, il cui software è stato sviluppato dai ricercatori dell’ Università di Ferrara; da qui le informazioni verranno rese accessibili sia al gestore del servizio idrico integrato (CADF), che ai cittadini, attraverso una app dedicata attraverso la quale ogni persona potrà controllare in tempo reale il proprio consumo.
L’ Università di Bologna, d’altro canto, si occuperà di curare altri obiettivi: dalla messa a punto di sistemi per il recupero e il riuso delle acque meteoriche e grigie nell’ edificio per scopi non potabili, attraverso serbatoi e tetti verdi, fino alla definizione di un modello che attraverso indici di performance dedicati, possa fornire al singolo cittadino una valutazione personalizzata della propria sostenibilità economica e ambientale nel consumo idrico.
L’ obiettivo generale è quello di fornire informazioni in tempo reale sui consumi per ridurli il più possibile, per rendere i cittadini più consapevoli delle proprie modalità di consumo, per individuare le perdite e intervenire con tempestività.
Le altre aziende che aderiscono a questo progetto, sono:
Starplast: è l’azienda che produce i serbatoi di accumulo delle acque meteoriche e grigie, per il recupero della risorsa idrica;
VerdeAlto: realizza coperture a verde pensile, che consentono di ridurre l’afflusso meteorico in fognatura e di riutilizzare l’acqua per irrigare;
Xeo4: attraverso la piattaforma Rilheva contribuisce al progetto nelle attività di trasmissione dei dati e nella comunicazione di queste informazioni ai clienti finali attraverso una app;
So.Ge.Se: gestisce impianti sportivi e piscine, è interessato al monitoraggio indoor del consumo di acqua da parte degli utenti per una maggiore sensibilizzazione.
Il prof. ing. Marco Franchini, dell’ Ateneo estense, che da anni si occupa di costruzioni idrauliche e idrologia, così commenta l’ avvio del progetto: ‘Siamo molto lieti di presentare questa sperimentazione in una occasione così prestigiosa, che vede la partecipazione di numerosi enti e aziende che operano sui temi dell’ acqua, a vario titolo. Questo progetto si inserisce nell’ ottica di un consumo più attento e consapevole della risorsa idrica, coinvolgendo vari soggetti: i cittadini, le aziende di servizio pubblico locale, imprese nazionali e università, con lo scopo di migliorare il servizio e avvicinarci sempre più ad un modello intelligente di gestione del territorio’.

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