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Guccini, “Bella ciao” e il 25 aprile

Tempo di lettura: < 1 minuto

Da: Adelmo Rossini

Ho visto in TV il video nel quale Francesco Guccini canta “Bella ciao” in versione rivisitata. Ecco il testo:
“C’eran Salvini con Berlusconi, con i fasci della Meloni che vorrebbero ritornar… Ma noi faremo la resistenza, come fecero i partigian … O partigiano, portali via come il venticinque april …”

Guccini è stato incredibilmente difeso a spada tratta da Enrico Rossi, autorevole esponente PD e presidente della Regione Toscana. E ha ricevuto entusiastici commenti sui social. Qualcuno ha riesumato anche un vecchio slogan dei sessantottini : “Ci piace – di più – Almirante a testa in giù”.

A questo punto mi chiedo come è possibile pretendere, in buona fede, che il 25 aprile diventi veramente la festa di tutti gli Italiani, visto che anche autorità istituzionali come Rossi apprezzano le parole di Guccini. Il cantante e i suoi ammiratori, evidentemente – se le parole utilizzate hanno un senso – sarebbero lieti se i nuovi partigiani portassero via Berlusconi, Salvini e la Meloni, magari appendendoli per i piedi in una nuova piazzale Loreto.

E meno male che Walter Veltroni auspicava un futuro nel quale non ci fossero più “nemici” ma solo avversari politici…

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)