Grattacielo: soluzioni da decidere con i residenti e i proprietari
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È durata quasi tre ore l’assemblea dei condomini del Grattacielo svoltasi ieri sera nella Sala Uisp di Via Verga.
All’incontro erano presenti il Sindaco di Ferrara, l’Assessore Roberta Fusari e il Dirigente del Settore Pianificazione Territoriale Davide Tumiati.
“Per la prima volta dopo molti anni – dichiara il Sindaco – invece di affrontare le emergenze di carattere squisitamente finanziario (le morosità, il riscaldamento, la ristrutturazione degli ascensori, ecc…), abbiamo finalmente affrontato il tema sulle condizioni di sicurezza in ordine alla normativa antincendio”.
Le gravissime carenze e problematiche erano state evidenziate nell’estate scorsa dal Comando dei Vigili del Fuoco tenendo conto che nelle torri A e B del Grattacielo non si rinvengono le condizioni di legge previste dalla normativa anti incendio per gli edifici di altezza superiore a 50 metri, considerando anche che “nei decenni scorsi – ricorda il Sindaco – sono stati eseguiti alcuni interventi strutturali nei singoli appartamenti che hanno addirittura ridotto i margini, le dotazioni di sicurezza esistenti al momento dell’inaugurazione del condominio”.
L’assemblea, al termine dell’incontro, con soddisfazione anche del Sindaco, ha votato all’unanimità il piano proposto dal termo tecnico Sig. Zambonini.
Tagliani ha anche precisato che l’assemblea è stata anche l’occasione per chiarire come il fondo di 2 milioni, ottenuti dal Governo attraverso il bando per le aree degradate, sia a disposizione per la riqualificazione complessiva dell’area e non per pagare gli interventi condominiali, essendo il grattacielo un condominio privato. Tali risorse potranno essere un utile ausilio qualora il condominio non fosse nelle condizioni di finanziare gli interventi, quantificabili in circa 680 milioni di euro. In quel caso il Sindaco ha manifestato l’intenzione di utilizzare le risorse per l’acquisto degli appartamenti i cui proprietari in difficoltà non riuscissero a trovare soluzioni alternative. Il primo cittadino ha anche aggiunto: “Se i 2 milioni fossero insufficienti proveremo a trovare nuove risorse partecipando anche nel 2018 a possibili analoghi bandi nazionali”.
Il Sindaco, al termine dell’incontro, ha tenuto a ricordare che la sicurezza dei residenti deve essere assolutamente prioritaria e improcrastinabile per cui ogni decisione in merito all’utilizzo del fondo è subordinata alla concreta disponibilità dei condomini a fare la loro parte. Pertanto l’ipotesi di ristrutturazione complessiva del fabbricato, contenuta nel progetto preliminare di gestione e rigenerazione urbana dell’area del 2015, rimane in campo qualora il grattacielo rimanesse un edificio non a norma e pericoloso per i residenti, quindi necessariamente da liberare.
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