Da: Roberto Guerra, futurista, Componente Membro Direttivo Gol
Nell’attuale dibattito elettorale una curiosa costante mediatica – apparentemente secondaria- emerge in primo piano. Alcuni media ferraresi stigmatizzano- secondo loro- l’assenza di visioni del futuro prossimo per Ferrara da parte delle forze politiche in campo. Vero certamente per il PD, il cui obiettivo è sempre lo stesso, nonostante il fallimento in primo piano: Ferrara città d’arte con Cultura e Turismo come motori dell’economia locale (sic…) e città aperta con la solita politica dell’accoglienza…. Un poco meno per le opposizioni, semmai limiti di eccessivo tatticismo e ancora politichese: ma se certi media si leggessero o leggessero meglio vuoi programmi elettorali almeno trailer già comunicati o le dichiarazioni precise delle opposizioni stesse, il futuro di Ferrara- che la svolta politica possibile già indica – non si tratta affatto di geroglifici…
Prima di dimostrarlo, semmai una domanda a certi Media Local.. .Da che parte stanno? Visto che sembra -certa loro costante di cui prima- una palese “militanza” in campo per tirare acqua al Potere attuale locale, come proprio Rete del PD realizzata negli anni in tutti i campi della società civile ferrarese e quindi da salvaguardare… certi interessi collettivi … predefiniti…
In generale, la principale opposizione, quella Leghista è fin troppo chiara: stop a Ferrara città aperta e alla politica indiscriminata dell’Accoglienza … Quanto alla Sicurezza come priorità , come anche già a livello nazionale, con Salvini e il governo attuale, non è chiaramente la visione di un futuro diverso solido anziche quello liquido di troppi anni con il PD al potere? Tale abc non è affatto estraneo ai motori forti della Cultura e il Turismo pretesi giustamente dal PD (ma vanificati da come li hano sempre promossi e realizzati..): una città sicura attrae i turisti, una insicura li allontana…
Tale diverso futuro per Ferrara ( sembra al contrario che per certi Media come per il PD questa priorità vista come Rete per la Città sia solo evidentemente un optional secondario se non un errore!) caratterizza tutte le opposizioni e – di più segnala finalmente il ritorno al miglior buon senso e al realismo – dopo invece anni e anni di velleità tipo grandi città d’arte.. Più in generale le opposizioni senza promettere rivoluzioni irrealistiche, seguendo la stessa filosofia pragmatica e realistica, intendono ottimizzare, oltre alla cultura, i settori tipici di Ferrara, Agricoltura e Gastronomia e l’eccellenza Unife.
La Lista Civica Gol, pur minoritaria, ma con il consigliere Rendine presente persino in quest’ultima legislatura ora uscente, ha già comuncato alla città una anticipazione ufficiale del suo programma elettorale specifico, segnala già quanto espresso se non ancora ufficialmente ma neppure solo solo tacitamente dalle opposizioni stesse Leghista, Fratelli d’Italia, Forza Italia, liste civiche d’area e più o meno anche i grillini, sebbene con sfumature diverse. Oltre ad altre specificità a nostro avviso comunque tacite o simili alle stesse altre opposizioni, inclusa la Nuova DC di Rossi e Toscano.
Gol si caratterizza per dinamiche, trasversali, non ideologiche , oltre le tradizionali destra sinistra
che anticipano visioni per il futuro di Ferrara, con certo linguaggio finalmente non solo liquido (per dirla con Bauman) “hard” antipolitico o “viscerale”, ma anche postpolitico e “governativo”, solido e intellettivo . I punti chiave riflettono sempre uno Stile pensante non velleitario per la città ma mirato in certo senso a una Città d’arte come icona ma soprattutto Villaggio elettronico evoluto, tenuto conto sia dei limiti come città d’arte rispetto a Roma, Venezia, Firenze ecc. (oltre a storici limiti strutturali economici.) sia delle priorità di Ferrara, in degrado costante in tutti i settori, come noto a tutti, tranne ovviamente al PD, ai certi media di regime e certa intellighenzia local. Insomma spicca certo antico “buon senso” oggettivo, captando chiaramente i bisogni e sogni dei cittadini ferraresi attuali.
I punti chiave indicati nel pre programma indicano: Lavoro, Salute, Sociale, Cultura, Bilancio, Sicurezza, Sostenibilità, Urbanistica: non necessariamente negativo il presente PD in ogni settore che lascia al giudizio degli elettori ma che questo “trailer” di Gol articola dialetticamente in certi settori meglio, in altri invece e giustamente indica svolte radicali ex novo, soprattutto per quel che riguardano la Sicurezza, la Salute e il Lavoro.
In particolare, a una lettura non politichese, spicca già una visione complessiva di Rete e sistemica ancora inedita a Ferrara nella sfera politica stretta: ogni campo appare “montato e assemblato” in dinamiche “cibernetiche”, soprattutto sincronizzate a livello tacito previsionale, anziché riduzioniste e a compartimenti stagni che caratterizza l’uscente Giunta marca PD .
Questo sul piano proprio concettuale e di nuove visioni futuribili della città che presuppongono in ultima analisi precise discontinuità con il PD: 1 La meritocrazia come abc della politica e non l’interesse di Partito come il PD e della sua Rete consolidata da anni in tutti i settori 2. Il Realismo , quindi forte ridimensionamento dei finanziamenti a cascata come scambio di consensi a troppo associazionismo non produttivo e sopravvalutato, figurarsi quello migrantico, in parte anche quello cooperativo. Una redefinizione del ruolo stesso di Ferrara Arte e altra Fondazioni finora troppo promiscue al PD. Una redifinizione stessa dell’Ospedale di Cona semiflop per tante questioni e della Sanità ferrarese per quanto possibile visti i vincoli extra locali (ma come per il recente caso del Palazzo dei Diamanti, il governo ora a Roma è un …altro). Un ritorno inoltre alla difesa della Famiglia contro certi innegoziabili genederismi eccessivi promossi sempre dal PD. Non ultimo Taser per la Sicurezza e via al trasporto elettrico pubblico e privato.
Tornando alla Cultura, ci sarà una visione più mirata e non quasi a casaccio dei Grandi Eventi e delle Grandi Mostre, una valorizzazione delle risorse locali cosiddette ferraresi- mirata e selezionata- risorse poi insospettate ma di documentata qualità extra ferrarere spesso, nella musica e la letteratura e le arti, riformattate in senso pubblico come preciso marketing culturale…
Per risorse locali s’intenderà anche storiche ottimizzando ad esempio la figura di un Italo Balbo trasvolatore per rinnovare ex novo anche certo percorso Museale, di provato audience produttivo.
Non ultimo il nuovo Villaggio d’arte punterà a – come accennato- ottimizzare Unife con anche magari un Festival del Rinascimento e un Festival della Scienza, non solo come relativi “bestsellers” per Ferrara, ma anche come percorso “didattico” dal vivo per bambini e le nuove generazioni, studenti universitari inclusi (altra eccellenza di Ferrara).
Riassumiamo: sarà un programma minimale ma preciso e mirato con un bonus potenziale per accellerare la “cura” di Ferrara, da città degradata con il PD a Villaggio elettronico doc per gli anni 2000: se Sgarbi confermerà di scendere in campo anche come Assessore alla Cultura o come Art Directori del Palazzo dei Diamanti….
Infine, sia per lo sviluppo economico che per Ferrara anche città di scienza, ecco l’arma segreta:
Un piano local per la messa in sicurezza della “Provincia”e la “Città” di Ferrara antisismica e idrogeologica, in sinergia nazionale, una “piccola” grande opera destinata per l’ampiezza del target possibile forza lavoro a risultati in tal senso a medio lungo termine insospettabli contro la disoccupazione ferrarese. Non solo le Chiese… ma proprio le abitazioni private…
Come fanno alcuni media local a parlare di assenza di visioni future “globali” a Ferrara da parte delle prossime forze politiche al governo locale?
Riceviamo e pubblichiamo
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