“Gli Studi della donne: dal Rinascimento femminista ad oggi” Ospite Orsetta Giolo
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da: organizzatori
Il prossimo incontro del ciclo su “Tesi di genere” promossi dal CDD di Ferrara sarà con
Alessandra Sturabotti che presenta la tesi “Gli Studi delle donne: dal Rinascimento femminista ad oggi”, discussa al termine del Corso di formazione “Identità, genere, pratiche socio-educative” promosso dall’Università di Ferrara.
Intorno alla metà degli anni Sessanta, sulla scia del Free Speech Movement (movimento studentesco di protesta la cui azione nacque per contrastare il divieto di praticare attività politiche all’interno dei campus) e del movimento per i diritti civili, il nutrito gruppo di docenti donne che popolava l’accademia statunitense iniziò a “pensare” i primi Feminist Studies. Secondo Teresa De Lauretis, scrittrice e accademica italiana, professoressa emerita di Storia della conoscenza presso l’Università della California, Santa Cruz: «Nei primi anni Settanta, al suo primo tentativo di autodefinirsi, il femminismo pose la domanda: Chi o che cos’è una donna? Chi o che cosa sono io? E nel porsi questa domanda scoprì l’inesistenza delle donne nel discorso».
Negli Stati Uniti e, più in generale, nei paesi anglofoni, nonché in Nord Europa, gli Studi femministi sono oggi stabilmente istituzionalizzati, non soltanto dal punto di vista della ricerca, ma anche dal punto di vista della didattica.
La tesi ne ricostruisce l’evoluzione storica e i nodi di discussione attuali, problematizzando la situazione italiana all’interno del quadro internazionale, con una specifica digressione dedicata al ramo del Femminismo giuridico.
Orsetta Giolo è ricercatrice in Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara, dove insegna Filosofia del diritto e Sociologia del diritto. È redattrice di «Jura Gentium. Rivista di filosofia del diritto internazionale e della politica globale», coordina con Lucia Re il “Gruppo di lavoro interuniversitario sulla soggettività politica delle donne” ed è cofondatrice di “Macro-Laboratorio di studi interdisciplinari sulla mafia e le altre forme di criminalità organizzata”. Tra le sue pubblicazioni: Giudici, giustizia e diritto nella tradizione arabo-musulmana (Giappichelli, 2005); Diritto contro. Meccanismi giuridici di esclusione dello straniero (con Michele Pifferi, Giappichelli, 2009); I nuovi femminismi (con Baldassare Pastore, parte monografica di «Ragion pratica», 2, 2011); Diritti e culture. Retoriche pubbliche, rivendicazioni sociali e trasformazioni giuridiche (Aracne, 2012).
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