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Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


30 Novembre 2020

Gli istanti nel cassetto

Tempo di lettura: < 1 minuto


Keep Talking (Pink Floyd, 1994)

Ripenso agli amici della mia infanzia, a quegli anni indimenticabili che vorrei tanto aver dimenticato. Rivedo le facce di allora, il quartiere com’era e tutti quelli che non ci sono più.
Rivivo tutto ogni volta che resto solo coi miei ricordi. I pensieri vanno e vengono lasciando tracce dolorose, solchi che il presente non riesce a riempire.
Possibile che sia tutto irrimediabilmente andato? Che il moto perpetuo del tempo l’abbia dissolto nel nulla? Un nulla confinato in quell’alone impalpabile chiamato memoria?
La memoria, appunto, che ugualmente infiamma e lenisce. Che confonde gioia e angoscia trasformandole in malinconia.

Così distrattamente apro un cassetto del comodino e prendo un mazzo di foto tenute insieme da un elastico. L’elastico si sbriciola tra le dita, restano le foto. Le guardo una ad una e lentamente sale un nodo in gola. Sarà l’età, sarà quella debolezza di cui non ho più vergogna.
Mi adagio sul letto e m’abbandono al pianto. Un pianto silenzioso, liberatorio, e tra le lacrime un sorriso. Sorrido e piango nel vedere tanti sorrisi fissati per sempre, rubati al tempo, imprigionati in qualche grammo di carta. Ma mi bastano.
Bastano quelle immagini, quei volti tornati dal passato, per accendere l’illusione che forse una strada del ritorno esiste. Da qualche parte, non so.
Perché la vita non può essere solo nell’attimo che fugge, la vita è troppo grande per essere intrappolata nel tempo presente. C’è di più, ne sono convinto.

Ferrara film corto festival

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Carlo Tassi

Ferrarese classe 1964, disegna e scrive per dare un senso alla sua vita. Adora i fumetti, la musica prog e gli animali non necessariamente in quest’ordine. S’iscrive ad Architettura però non si laurea, si laurea invece in Lettere e diventa umanista suo malgrado. Non ama la politica perché detesta le bugie. Autore e vignettista freelance su Ferraraitalia, oggi collabora e si diverte come redattore nel quotidiano online Periscopio. Ha scritto il suo primo libro tardi, ma ha intenzione di scriverne altri. https://www.carlotassiautore.altervista.org/

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it