“Gli ebrei in Friuli, tra integrazione e persecuzione”, si chiude domani il convegno della Fondazione Meis
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da: ufficio stampa Meis
Si conclude domattina, presso il Salone d’Onore dell’Istituto di Cultura “Casa Giorgio Cini” (Via Boccacanale di S. Stefano, 24), il convegno internazionale “Gli ebrei nella storia del Friuli-Venezia Giulia. Una vicenda di lunga durata”, promosso dalla Fondazione Meis (Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah), in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine e il suo Dipartimento di Scienze Umane, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste, la Comunità Ebraica di Trieste e l’Associazione per lo Studio dell’Ebraismo delle Venezie.
Dalle 9.30 alle 11.30, il tema “Gli ebrei a Trieste, Gorizia e Gradisca” sarà approfondito da Mauro Perani (Università di Bologna), Lino Vasieri (assessore ai beni culturali e al cimitero della Comunità ebraica di Trieste) e Mauro Tabor (assessore alla cultura della Comunità ebraica di Trieste), che dedicheranno le proprie relazioni rispettivamente a “Le più antiche epigrafi funerarie ebraiche del Friuli-Venezia Giulia. Una regione culturalmente italiana o askenazita?”, “Il cimitero ebraico ottocentesco di Trieste” e “Lo strappo della Shoah, la chiusura e la lenta riapertura all’esterno in un’ottica di continuità”.
Il convegno, focalizzato sulla presenza e il ruolo degli ebrei in un territorio di confine e a maggioranza cristiana quale il Friuli-Venezia Giulia, si inserisce tra le iniziative che da tempo il Meis organizza e sostiene, per approfondire i secolari casi degli ebrei in Italia e in Europa, ed è patrocinato dal Comune di Ferrara, da Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) e dalla Comunità Ebraica di Ferrara.
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