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GLI AUGURI
Artifices di un sublime 2015

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Gli auguri non bastano mai e noi di ferraraitalia ve ne facciamo di buoni… e tanti. Ma anche se sono tanti, cari e sinceri, non bastano ancora. Ci vuole da parte di ognuno la forza di raccoglierli tutti questi auguri e ‘trasfigurarli’. Occorre mettersi a pensare e a dargli una forma, a seconda delle proprie inclinazioni, e tradurli in azioni e gesti, in ‘lampi sublimi’, affinché accada realmente qualcosa di buono nella propria vita e nel mondo.
Sebastiano Filippi detto il Bastianino, di auguri probabilmente ne ricevette tanti, e seppe farne genialità. Alle indubbie potenzialità, all’esperienza e alla dedizione, si univa in lui l’intelligenza di collaborare con il padre Camillo e il fratello Cesare nell’officina di famiglia e, allo stesso tempo, di lasciarsi portare ‘altrove’ stabilendo un confronto con maestri quali Michelangelo e Tiziano. Solo così seppe fare cose meravigliose che, ancora oggi, ci inondano di luce, di magia… e felicità.

“[…] un artista appartato, che rifletteva lungo piste misteriose.”

E allora tanti auguri per un sublime 2015!

La mostra “Lampi sublimi. Tra Michelangelo e Tiziano, Bastianino e il cantiere di San Paolo”, è in corso alla Pinacoteca nazionale di Ferrara, Corso Ercole I d’Este 21, fino al 15 marzo.

Orari di apertura
– martedì e mercoledì 9.00-14.00
– da giovedì a domenica: ore 9.00-19.00
La biglietteria chiude mezz’ora prima dell’orario di chiusura del Museo.
Chiuso 25 dicembre, 1 gennaio (salvo apertura straordinaria, consultare la pagina news del sito della Pinacoteca vedi)

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Sara Cambioli

È tecnico d’editoria. Laureata in Storia contemporanea all’Università di Bologna, dal 2002 al 2010 ha lavorato presso i Servizi educativi del Comune di Ferrara come documentalista e supporto editoriale, ha ideato e implementato siti di varia natura, redige manuali tecnici.


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)