Giovedì 5 aprile al Teatro Comunale L’elisir d’amore, opera lirica con l’Orchestra del Conservatorio
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Da ufficio stampa Conservatorio Ferrara Press
Giovedì 5 aprile 2018 ore 9.30 e ore 11 al Teatro Comunale di Ferrara
L’ELISIR D’AMORE
Melodramma giocoso in due atti di Gaetano Donizetti
Opera lirica con orchestra dal vivo del Conservatorio
per la rassegna per le scuole TEATRORAGAZZI
Per Teatro Ragazzi, la rassegna per le scuole al Teatro Comunale di Ferrara, giovedì 5 aprile in due diversi spettacoli, alle ore 9.30 e alle 11, andrà in scena L’Elisir d’Amore, melodramma giocoso in due atti di Gaetano Donizetti su libretto di Felice Romani. Per l’occasione l’Orchestra e il Coro del Conservatorio Frescobaldi si esibiranno dal vivo, con la regia di Emanuele Zanella e la direzione orchestrale di Luisa Russo, entrambi docenti del conservatorio ferrarese.
Molti sono gli allievi del Conservatorio coinvolti per la doppia recita al Teatro Abbado, per un impegno che ha coinvolto tutto il Dipartimento di Canto, le classi di Esercitazioni orchestrali e di Esercitazioni corali: Giulia Pierucci e Claudia Muschio nel ruolo di Adina, Matteo Roma e Davide Del Vecchio (Nemorino), Chujing Zheng e Roberto Gentili (Belcore), Francesca Cucuzza ed Eleonora Fratus (Giannetta), Valentino Mazzuca nei panni di Dulcamara, voci recitanti Emilio Milan e Matteo Tosi, con la supervisione delle docenti di canto Agata Bienkowska e Cinzia Forte: è loro il taglio drammaturgico dell’opera. Le scene e costumi sono a cura di Flavia Quadrini; maestri collaboratori sono i pianisti Andrea Ambrosini, Stefano Bocci e Stefano Lippi;direttore del coro Gianfranco Placci: tutti docenti al Conservatorio. Collaborano inoltre gli allievi Francesco Zamorani al clavicembalo ed Enrico Dolcetto al palcoscenico.
Per conquistare la bella Adina, il giovane Nemorino – pensando di non essere corrisposto – chiede al dottor Dulcamara un elisir d’amore. Dopo mille fraintendimenti i due si accorgeranno di amarsi davvero e annunceranno il loro fidanzamento a tutto il paese. Belcore, pretendente sconfitto, accetterà filosoficamente il fatto compiuto, mentre il dottor Dulcamara, inneggiato dai popolani, decanterà le virtù dell’Elisir, a suo avviso meritevole della felice conclusione degli eventi.
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