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Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


da: ufficio stampa Ascom ferrara

Ascom Ferrara ad Expo per presentare un menù ferrarese – Sala Confcommercio al Padiglione Italia a Milano il 29/10.
Protagonisti noti e meno noti di una vera e propria storia dell’enogastronomia ferrarese: stiamo parlando in ordine rigorosamente alfabetico dell’Aglio Dop di Voghiera, del Bagigino (acciuga) di Valle Campo (dell’azienda Nordi) in quel di Comacchio, del Pane di Ferrara e del Pasticcio ferrarese di maccheroni (presente in conferenza Romano Perdonati presidente dei Panificatori di Ferrara e decano della’arte bianca), della Piadina Ferrarese di Comacchio (prodotta dall’azienda Ciliegia) ed infine del Tartufo dell’Alto Ferrarese nelle due declinazioni del Bosco della Panfilia a Sant’Agostino (con la sagra di settembre e novembre) e di Bondeno (ad ottobre e che vede in prima linea l’associazione al Ramiol). Sono i protagonisti – indiscussi e gustosi – del menu creativo e del workshop che si è tenuto oggi (23 ottobre) alla Accademia del Gusto promossi da Ascom Confcommercio e da Ferrara Incoming e che vede il supporto dell’Associazione camerale dell’Innovazione e di Carisbo.”Il nostro lavoro prosegue nell’ottica di valorizzare concretamente – ricorda Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Ferrara – il turismo enogastronomico che, proprio stimolato dall’Expo di Milano, si afferma sempre maggiormente come momento fondamentale della vacanza: questi sono i prodotti che verranno poi illustrati alla stampa presso Expo nella giornata del prossimo 29 ottobre (alle ore 12.00) nel Padiglione Italia nella prestigiosa sala Confcommercio – e prosegue Felloni -un lavoro che ha visto in ordine di tempo ad esempio il convegno a conclusione della 4^ edizione del Buy Delta dei primi di ottobre nato per valorizzare un area vasta dal Veneto all’Emilia Romagna comprendendo Ferrara, Rovigo e Ravenna”. L’obiettivo è dunque “aumentare flussi e permanenze sull’intero territorio provinciale – considera Davide Urban, direttore generale di Ascom Ferrara -, grazie sopratutto grazie alla sinergia con i vari consorzi enogastronomici oltre che con Visit Ferrara che ha messo in campo pacchetti ad hoc per promuovere il circuito delle prelibatezze su scala provinciale”. Un lavoro che Gianfranco Vitali presente come presidente di Visit Ferrara (è anche presidente di Ascom Comacchio) ha voluto sottolineare: “Come Consorzio Turistico Provinciale abbiamo da tempo puntato alla valorizzazione di quel patrimonio enogastronomico che abbiamo tutto intorno a noi e che è sempre più motivo di richiamo per i turisti che intendono portare a casa i sapori oltre che i saperi dei luoghi visitati”.
Un attenzione quotidiano al territorio segnalata dalla presenza di Marco Amelio – presidente Ascom Cento, Bondeno, Sant’Agostino: “E’ necessario fare rete per una promozione a tutto tondo che coinvolga Pubblico e Privato, Associazioni, Consorzi di tutela ed ovviamente gli Operatori della ristorazione tradizionale che quotidianamente promuovono con la loro professionalità ed entusiasmo queste eccellenze enogastronomiche: sono loro certamente i primi testimonials”.
Dunque un lavoro in sinergia con gli Amministratori pubblici delle località interessate. Luca Vaccari assessore al Bilancio in rappresentanza del Comune di Ferrara aggiunge: “Il nostro impegno come Amministrazione Comunale da sempre è promuovere Ferrara che ricordiamo è patrimonio dell’Umanità Unesco. La valorizzazione della Cultura è una concetto ampio avviene a tutto tondo lavorando su tutti gli aspetti e tra questi anche ovviamente anche l’enogastronomia e le eccellenze del territorio. In definitiva lo scopo è sostenere un turismo slow e sostenibile che permetta di assaporare davvero il territorio”. Accanto a lui Fabio Bergamini e Simone Saletti rispettivamente sindaco e vicesindaco di Bondeno affermano “La promozione del nostro tartufo da anni si muove nella consapevolezza che questi eventi enogastronomici per la loro importanza travalicano i confini regionali. Appuntamenti che trovano il loro focus nella nostra sagra autentica che utilizza solo prodotti tipici a km zero e che trova la sinergia e l’appoggio dei ristoratori locali”. Il tavolo istituzionale ha visto la presenza dal sindaco di Sant’Agostino Fabrizio Toselli, che assieme ai colleghi della città matildea è unito, al di là del campanile nella volontà di promuovere il prelibato tartufo delle aree golenali: “Il nostro è un lavoro di promo valorizzazione che dura da anni e che vuole arrivare a creare una vera e propria filiera del tartufo dalla coltivazione alla sua lavorazione e distribuzione. Abbiamo in Panfilia circa cinque ettari che sono stati predisposti per la coltivazione scientifica di questo prezioso tubero”. A completare il tavolo istituzionale Isabella Masina vicesindaco di Voghiera (patria dell’Aglio Dop accompagnata da Neda Barbieri presidente del Consorzio Aglio Dop ) conclude “Questa iniziativa che come altre servono a rinsaldare e rafforzare i legami con le associazioni ed in particolare con l’Ascom nell’ottica di fare rete. Il nostro Aglio già da 5 anni è Dop ora bisogna allargare il mercato e questo si può fare usando tutte le sinergie. Il secondo motivo è che questi eventi sono volano e quindi traino per l’economia a livello complessivo”. Un lavoro coordinato sottolineato dalla presenza di Mauro Bondandini – presidente Ascom Portomaggiore – che rimarca “L’enogastronomia è un volano concreto per l’economia. E’ un tesoro tutto accanto a noi”.
Dal canto suo Marco Fabbri primo cittadino di Comacchio pur impossibilitato a partecipare all’appuntamento ha dichiarato a margine: “Il turismo enogastronomico è una parte fondamentale dell’economia del nostro territorio – ricordando dal bagigino alla più famosa anguilla e poi ha proseguito – l’impegno degli enti locali ferraresi e di Ascom ha il suo peso ed è giusto creare occasioni per approfondire il tema. I percorsi enogastronomici non solo vanno tutelati attraverso un sistema che garantisca la qualità dei prodotti e la produzione tradizionale, ma devono anche essere un’importante opportunità di promozione del territorio e di tutta la comunità”
In definitiva, una promozione a tutto campo che sposa nel piatto il pubblico e il privato nello sforzo di attrarre un afflusso sempre maggiore di visitatori interessati a conoscere certo, arte, cultura paesaggi, ma anche ad avere un ottimo ricordo nel palato, per poi magari tornare”

Ferrara film corto festival

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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