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da: Unione Donne in Italia Ferrara

Giovedì 24 marzo si terrà alla Biblioteca Ariostea una Conferenza dal titolo “Gender: parliamone”. A differenza del titolo, il testo della locandina rende chiaro che gli organizzatori non hanno assolutamente intenzione di parlarne, ma, tutto all’opposto, di continuare a spacciare per verità ricostruzioni del tutto fantasiose.
In un gioco di ‘dico-e-non-dico’, infatti, essi alludono ad una entità – il gender – definito “un kit da montare a piacimento nelle sue molteplici variabili e soggetto solo alla decisione rivedibile dell’individuo”. Sicché, non si capisce a quale branca della scienza dovrebbe appartenere: psicologia, sociologia, antropologia?
Se il problema fosse solo questo, poco male: ognuno è libero di adorare chi vuole, come è libero di preoccuparsi di quel che vuole, esistente o meno (c’è chi continua a costruire rifugi antinucleari in cantina!).
Ma il problema ovviamente è un altro: questa crociata antigender intende solo ed esclusivamente occupare lo spazio mediatico attraverso una discussione, evidentemente artificiale e artificiosa, finalizzata a contrastare l’autodeterminazione delle persone, donne e uomini.
Così facendo, però, la crociata antigender vuole principalmente riportare indietro la società tutta ricollocando le persone dentro ruoli definiti e rigidi, e ciò contro la volontà delle persone stesse e, quindi, il loro benessere psico-fisico. La cultura che la anima, infatti, ambisce solo a contrastare le esigenze e i desideri delle persone, attraverso l’imposizione di modelli di vita controllati e controllabili.
UDI, insieme a Centro Donna Giustizia, Centro Documentazione Donna, Associazione culturale Leggere Donna, Centro Ascolto Uomini Maltrattanti Ferrara, Circomassimo Arcigay Arcilesbica Ferrara, Famiglie Arcobaleno –Associazione genitori omosessuali –Ferrara, AGEDO Ferrara, CGIL Ferrara, UIL Ferrara, UISP Ferrara, ARCI Ferraraed ai singoli e alle singole che sottoscrivono, si battono da sempre per l’applicazione degli artt. 2 e 3 della Costituzione, rifiutano e combattono qualunque strategia abbia come fine ultimo la repressione delle autodeterminazioni, la discriminazione, il sessismo e l’omofobia, pertanto non possono che condannare la crociata antigender e disvelarne il contenuto fortemente e pericolosamente mistificatorio e manipolatorio.

Chiara Baiamonte, Psicoterapeuta, Paola Bastianoni, Docente universitaria, Chiara Bonora, Ingegnere, Monica Borghi, Psicoterapeuta, Beatrice Boscolo, Insegnante, Maria Grazia Cariani, Impiegata, Lorenzo Carli, Stewart, Chiara Casaro, Impiegata, Egle Cenacchi, Impiegata, Manuela Claysset, Dirigente Uisp Nazionale, Annalisa Ferrari, Sociologa, Ugo Finessi, Sindacalista, Antonella Florio, Agente di commercio, Henry Gallamini, Architetto, Micaela Gavioli, Impiegata, Isabetta Gomedi, Insegnante, Stefania Guglielmi, Avvocata, Mara Mangolini, Insegnante, Deanna Marescotti, Insegnante, Rossella Marzocchi, Cooperatrice, Rita Mazzanti, Avvocata, Mariella Michelini, Insegnante, Paola Mora, Imprenditrice, Monica Pivanti, Collaboratrice scolastica, Michela Poser, Impiegata, Ansalda Siroli, Attivista, Luciana Tufani, Editrice, Elisa Veronesi, Sindacalista, Liviana Zagagnoni, Attivista, Cristina Zanella,
Attivista, Roberta Zangoli, Attivista, Giovanna Colognesi, attivista, Ormea Lupi, attivista

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