Giovedì 22 novembre alle 20.30 il concerto del Progetto Lauter – con Stephen Waarts, Nicola Bruzzo, Dana Zemtsov, Alexey Stadler e Matan Porat
Tempo di lettura: 3 minuti
Da: Ferrara Musica
Giovedì 22 novembre – Teatro Comunale “Claudio Abbado”, ore 20.30 – Ferrara Musica propone un bel concerto cameristico, che costituisce il primo appuntamento del Progetto Lauter per la stagione 2018/2019, un appuntamento strettamente legato collegati alla mostra di Ferrara Arte Courbet e la Natura. Protagonista sarà il quintetto formato dai violinisti Stephen Waarts e Nicola Bruzzo, la violista Dana Zemtsov, il violoncellista Alexey Stadler e il pianista Matan Porat, che proporranno al pubblico un programma musicale strettamente connesso con il periodo storico e le suggestioni derivanti dall’esposizione in corso a Palazzo Diamanti.
Lauter è un progetto di divulgazione musicale ideato e diretto da Nicola Bruzzo, giovane violinista ferrarese dalla carriera internazionale. Si tratta di un’iniziativa inserita fin dal suo esordio nella stagione di Ferrara Musica, che riesce nel difficile intento di avvicinare i ragazzi delle scuole superiori alla musica classica grazie a una formula semplice quanto efficace: coinvolgere attivamente i giovani nell’organizzazione dei concerti, per creare un pubblico consapevole e partecipe, stimolare tra i ragazzi curiosità e attenzione nei confronti di un mondo considerato spesso molto distante.
Il progetto è cominciato ad ottobre, e ha coinvolto gli studenti del Liceo Roiti – istituto che aveva partecipato anche alle due predenti edizioni di Lauter – e per la prima volta del Liceo Carducci. Gli allievi delle due scuole sono stati formati per costituirsi in gruppi di lavoro autonomi, capaci di preparare, promuovere e gestire uno spettacolo o un concerto dal vivo. Sono state fornite agli alunni dei tre istituti le basi del managing e della comunicazione culturale, per farli diventare i curatori degli eventi performativi che si sono tenuti martedì nelle due scuole scuole e per lo stesso concerto finale di stasera, che anche questa volta come già nelle due passate stagioni fa registrare il sold out, a dimostrazione dell’efficacia del progetto.
Il programma musicale, ispirato alla mostra su Courbet e incentrato interamente su compositori francesi attivi alla fine dell’Ottocento, propone in apertura il celebre Prélude à l’après-midi d’un faune di Debussy, che verrà eseguito dal pianista Matan Porat, in una trascrizione da lui stesso realizzata. Con il Prélude, poema sinfonico la cui composizione era durata nove anni e che fu eseguito il 22 dicembre 1894 alla Société Nationale de Musique, Debussy riscosse il suo primo grande successo che lo pose tra i grandi della musica francese ed europea. Si prosegue con quattro pezzi per violoncello e pianoforte di Gabriel Fauré: Elegie, Sicilienne, Papillon, Apres un reve. Quattro brani caratteristici, dal tono ora elegiaco ora umoristico, dove il violoncello è valorizzato nelle sue doti di agilità e cantabilità. Subito dopo verrà eseguito il Poème op. 25 di Chausson. Composizione dal carattere introspettivo e nostalgico, molto impegnativa nella parte solistica, è una delle pagine più significative del repertorio violinistico di fine Ottocento, scritta a Firenze nella primavera del 1896 e dedicata al celebre violinista Eugène Ysaÿe. Chiude il programma il Quintetto in fa minore per pianoforte e archi di César Franck. Composto tra il 1878 e il 1879, venne eseguito per la prima volta a Parigi nel 1880 con, al pianoforte, Camille Saint-Saëns, cui il brano era dedicato. Il brano, dalle notevoli proporzioni, quasi un poema sinfonico, è permeato da forti tensioni drammatiche che trovano sviluppo nei tre movimenti: Molto moderato quasi lento – Allegro, con una lunga, lenta introduzione; Lento con molto sentimento, dai tratti elegiaci, fulcro di tutta la composizione; Allegro non troppo, ma con fuoco”, dal carattere fremente e appassionato.
Info: tel. 0532 202675 – www.ferraramusica.it
Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it