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Giovedì 19 maggio inaugurazione della mostra “Marimekko Lifestyle” alle Torri dell’Acqua di Budrio

Articolo pubblicato il 13 Maggio 2016, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 3 minuti


da: Area Comunicazione Torri dell’Acqua

Giovedì 19 maggio 2016 ore 19 presso le Torri dell’Acqua Via Benni 1, Budrio (Bo).

Promossa da Fondazione Giorgio Cocchi e Comune di Budrio
Apertura: fino al 30 giugno
Orari: giovedì dalle 17 alle 20, domenica 22 e 29 maggio dalle 17 alle 20, tutti i giorni su appuntamento telefonando ai recapiti 335 6352774 – 051 801205
Apertura straordinaria sabato 28 maggio dalle 18 alle 22 in occasione della Notte ai Musei

Dopo l’esposizione Linee curve, dalla natura al design. Suggestioni dal Nord Europa dell’autunno scorso, continua alle Torri dell’Acqua l’indagine sulle arti e il design dell’Europa settentrionale, questa volta con un percorso tra i tessuti di Marimekko, per raccontare la storia dell’azienda finlandese e della sua fondatrice, Armi Ratia, donna di grande personalità e di grande capacità di visione.

Nel secondo dopoguerra Armi, nonostante la provenienza dalla lontana Finlandia, ha proposto uno stile e un modo di “fare moda” fuori dalle regole e dalle convenzioni, riuscendo ad interpretare attraverso i suoi tessuti quel bisogno di cambiamento e di novità che sarebbe esploso di lì a poco in tutto il mondo, a partire dagli anni ‘60.

«Le scelte della Marimekko sono sempre state coraggiose e “al limite”» spiega Claudia Cocchi, presidente della Fondazione Giorgio Cocchi e direttore artistico della mostra, «e sono arrivate al successo anche grazie all’intraprendenza e alla capacità comunicativa di Armi Ratia. Questo spirito innovativo e per certi versi rivoluzionario, in alcuni momenti anche utopico, resta una testimonianza unica nella storia della moda e del design. In Finlandia e nel mondo. Le collezioni Marimekko risultano fuori dal tempo, ma sempre ben riconoscibili ancora oggi perché, come diceva Armi Ratia, la moda non riguarda solo l’abito, ma comprende il design, l’arte, la letteratura, il cibo e tutto quello che utilizziamo. Moda non è solo fashion, è uno stile di vita».

La storia e il marchio

Marimekko venne fondata nel 1951. Appena conclusa la seconda guerra mondiale, i suoi fondatori Armi e Viljo Ratia, dotati di un carattere tenace e di molte intuizioni, con la consapevolezza dei mutamenti imposti nella nuova società, crearono per la prima volta una collezione di oggetti complementari tra di loro, atti a definire una nuova cornice per la vita quotidiana.

Con molto anticipo, pensarono a ridefinire uno stile di vita basato su nuovi comportamenti della classe media appena terminata la guerra. Casa, ufficio, tempo libero, viaggi sono i settori per i quali progressivamente la Marimekko ha proposto, basandosi sulla produzione di tessuti stampati, una serie di oggetti semplici, utili e pratici, senza confini di classe, belli e democratici. Marimekko produce oggetti per la casa, la cucina e il bagno, abbigliamento per bambino in tessuto Ökotex e molto pratico, donna e accessori. Famose sono le borse di tela in tinta unita, o con disegni stampati, le magliette a righe, i piatti di porcellana con il fiore Unikko o i copripiumoni a righe.

Alla base del successo di Marimekko vi è l’idea vincente di affidarsi a designer di grande talento: Maija Isola, Vuokko Nurmesniemi, Anikka Rimala sono i primi nomi di una lunga serie che indicano nuove strade da percorrere, nuovi confini da esplorare. Marimekko si trova in Italia nei negozi per l’arredamento, l’oggettistica e la moda, scelti tra i più rinomati.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani