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Giovani, nudi e spensierati scheletri

Articolo pubblicato il 5 Febbraio 2018, Scritto da Carlo Tassi

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Occhiverdi è pronta per partire. Gli amici la vanno a catturare, ma ancora non sanno dove andare. Nero accende la radio e cominciano a cantare. Blondie dipinge maschere sul viso, Bronco beve e passa la bottiglia, Argo si scrolla e sbava.
La città distratta lascia fare.
Nomadi senza meta, cadono e si rialzano, si divertono gli scheletri nudi in bilico sugli skate.
Saltano e rotolano splendidamente, con classe. Eleganti e straccioni, simpatici e burloni.

Correte giovani scheletri per le strade del presente.
Nudi e gioiosi marcate il territorio di notte a luci spente.
Sfidate con baci, sorrisi e carezze l’invidia della gente.
Belli e sciagurati come il fermo immagine di un ricordo latente.
Bacco, tabacco e Venere. Un fare scanzonato e l’aria impertinente.
Ballate, cantate, spargete fiori e colori con sguardo struggente.

Varia umanità festante, passa e ritorna. Bacia, morde e scappa.
Evoluzioni, acrobazie, scherzi, giochi.
Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia.
Leggerezza, sventatezza e inquieta allegria.
Del doman non v’è certezza, perciò, chi vuol esser lieto sia!

Prayer In C (Lilly Wood & The Prick e Robin Schulz, 2014)

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Carlo Tassi

Ferrarese classe 1964, disegna e scrive per dare un senso alla sua vita. Adora i fumetti, la musica prog e gli animali non necessariamente in quest’ordine. S’iscrive ad Architettura però non si laurea, si laurea invece in Lettere e diventa umanista suo malgrado. Non ama la politica perché detesta le bugie. Autore e vignettista freelance su Ferraraitalia, oggi collabora e si diverte come redattore nel quotidiano online Periscopio. Ha scritto il suo primo libro tardi, ma ha intenzione di scriverne altri. https://www.carlotassiautore.altervista.org/


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani