Giovani. Dall’assistenza ai disabili alla tutela dei beni culturali, uscito il nuovo bando per il Servizio civile regionale
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Da Regione Emilia Romagna
Finanziato dalla Regione con 600mila euro, prevede 200 posti disponibili in tutte le province, domande entro il 15 maggio. Possono partecipare i cittadini tra i 18 e i 29 anni, che riceveranno un compenso mensile fino a 360 euro
Bologna – Ci sarà chi presterà assistenza agli anziani e ai disabili, oppure chi si occuperà di educazione dei bambini e di animazione nel loro tempo libero. Ma anche chi potrà dedicare le proprie competenze alla conservazione del patrimonio artistico e culturale.
Sono alcune delle attività che possono essere svolte tramite il Servizio civile regionale,finanziato anche quest’anno dallaRegione Emilia-Romagna con 600 mila euro. Per partecipare, i giovani tra i 18 e i 29 anni di età, senza distinzione di cittadinanza, potranno presentare domanda sulla base del nuovo bando uscito in questi giorni. In tutta la regione sono 201 i posti disponibili: Bologna (56), Ferrara (19), Forlì-Cesena (26), Modena (26), Parma (21), Piacenza (13), Ravenna (14), Reggio Emilia (14) e Rimini (12).
Il maggior numero delle opportunità riguarda il settore dell’educazione (118 posti); seguono le aree dell’assistenza (71 posti) e delle attività culturali-patrimonio artistico (33 posti). Per i partecipanti è previsto un assegno mensile che varia da 219 a 360 euro in base al progetto, alla durata (6-11 mesi per 4 o 5 giorni la settimana) e al numero di ore settimanali prestate (15, 20 o 25).
Per presentare la domanda di partecipazione, che deve essere consegnata all’Ente titolare del progetto scelto, c’è tempo fino alle ore 14 delprossimo 15 maggio. Tutte le informazioni e il modulo per presentarla sono disponibili sul sito della Regione E-R Sociale.
Per ulteriori chiarimenti, la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione un numero verde URP dedicato: 800 507705, attivodal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e il lunedì e giovedì dalle 14.30 alle 16.30.
Un’esperienza, quella del servizio civile, che in Emilia-Romagna ha sempre incontrato una risposta positiva; soltanto nel 2016 sono stati 202 i giovani che hanno preso parte a uno dei 69 progetti presentati da 61 enti in molteplici ambiti: solidarietà, servizio nel campo della protezione civile e ambientale, difesa del patrimonio artistico e culturale, aiuto agli anziani e ai non autosufficienti, accoglienza dei migranti e, più in generale, nelle attività di pubblico interesse.
Bando per le zone terremotate del centro Italia
Per chi volesse svolgere un’esperienza fuori dalla regione, quest’anno c’è un’ulteriore possibilità: il 15 maggio scade infatti anche un bando straordinario di Servizio civile nazionale che riguarda le zone terremotate del centro Italia.
In questo caso sono 1.298 i giovani – ragazzi e ragazze che alla data di presentazione della domanda abbiano compiuto il 18esimo e non superato il 28esimo anno di età – provenienti da tutto il territorio nazionale che potranno portare il proprio aiuto alle popolazioni colpite dal sisma in Umbria (240 posti), nelle Marche (610), nel Lazio (279) e in Abruzzo (163). I progetti messi in campo sono finalizzati alla ripresa della vita civile delle comunità e al ritorno delle popolazioni alla normalità.
Come avviene di regola per il Servizio civile nazionale, i partecipanti dovranno essere cittadini italiani o di altri Paesi dell’Unione europea, oppure non comunitari ma regolarmente soggiornanti in Italia e percepiranno un assegno mensile di 433 euro.
Inoltre prima dell’estate usciranno i bandi ordinari di Servizio civile nazionale, che saranno pubblicati sul sito del Dipartimento di Roma (http://www.serviziocivile.gov.it/), con circa 48.000 posti disponibili in Italia e all’estero. /Ti.Ga.
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