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Giorno della memoria – eventi Meis Mercoledì 23 Gennaio 2019, tra razzia e leggi antiebraiche

Articolo pubblicato il 22 Gennaio 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Ufficio Stampa Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – Meis

Proseguono le iniziative ferraresi targate MEIS per il Giorno della Memoria.

Il primo appuntamento di domani, mercoledì 23 gennaio, è in programma alle 10.00 alla Casa Circondariale di Via Arginone, dove viene proiettato il film documentario di Ruggero Gabbai “La razzia. Roma, 16 ottobre 1943”. L’evento è riservato ai detenuti.
A settantacinque anni di distanza, Gabbai ripercorre una delle pagine più tragiche della storia italiana attraverso le voci di chi l’ha vissuta. È il 16 ottobre 1943, quando le forze naziste arrestano a Roma oltre 1.250 ebrei. Le vittime devono preparare le valigie e abbandonare le loro case in pochi minuti. Il 18 ottobre sono condotte alla stazione Tiburtina, ammassate in ventotto carri bestiame e deportate nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Solo sedici di loro torneranno.
Il Direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, Simonetta Della Seta, dialoga con il regista e con lo storico Marcello Pezzetti, autore del film insieme a Liliana Picciotto.

Alle 15.30, nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza (Corso Ercole I d’Este, 37) si terrà l’incontro sul tema “Le leggi antiebraiche, il razzismo, il ceto dei giuristi”, organizzato dall’Università degli Studi di Ferrara, in collaborazione con il MEIS, con l’Istituto di Storia Contemporanea e con la Comunità ebraica di Ferrara.
Come poterono magistrati e giuristi coniare e accettare le leggi razziste del 1938? Intorno a questo interrogativo, gli interventi di Giovanni Canzio, Presidente emerito della Corte di Cassazione, Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, e di Marcello Pezzetti, della Fondazione Museo della Shoah di Roma, con Anna Quarzi, Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, e Simonetta Della Seta. Introducono Enrico Deidda Gagliardo, Prorettore Vicario dell’Università di Ferrara, e Daniele Negri, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza; presiede Baldassare Pastore, Università di Ferrara.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani