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Giornata dei Diritti dell’infanzia 2016, WeAreOnlus: ad Aleppo i bambini non possono che morire.

Articolo pubblicato il 20 Novembre 2016, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: We Are Onlus

WeAreOnlus rende noto che su Aleppo per via dei bombardamenti in atto non sono più attivi ospedali pediatrici.

In occasione della Giornata Mondiale dei diritti dell’infanzia, che si terrà domani 20/11/2016, WeAreOnlus esprime il suo sdegno per la situazione generata dai bombardamenti sulla città di Aleppo che hanno prodotto, come comunicato da Syria Charity tramite post su Facebook (https://www.facebook.com/ong.syriacharity/photos/a.204565816230608.52862.204254059595117/1295711507116028/?type=3&theater ), la chiusura di tutti gli ospedali presenti nella parte di Aleppo controllata dai ribelli siriani ed oggetto di una incessante pioggia di bombe.

Enrico Vandini, presidente di WeAreOnlus, afferma: “E’ calato nuovamente il silenzio dei media sull’argomento assedio di Aleppo. Dalla cessazione della tregua, infatti, non si parla più di questo olocausto che oramai è in corso da troppo tempo. Eppure li si continua a morire e proprio i bambini sono le vittime sacrificate sull’altare degli interessi di Assad ed alleati. Tutto ciò mi rattrista. Le notizie che ci giungono da Aleppo ci dicono chiaramente che i bambini che si trovano nella parte della città oggetto costante dei bombardamenti russi non hanno possibilità di scampo. O muoiono per gli effetti diretti delle esplosioni o muoiono perchè non possono essere curati. Tutto ciò va detto”.

WeAreOnlus è stata fondata da 10 volontari già coinvolti e presenti nell’aiuto verso i rifugiati siriani nei campi turchi e siriani. In particolare, si è prestata sempre attenzione ai bambini e alla loro educazione.

Il compito è quello di raccogliere sostegni finanziari e materiali, al fine di organizzare progetti umanitari a sostegno della popolazione siriana e inviare aiuti nei campi profughi.

Per info su WeAreOnlus – http://www.weareonlus.org/it/noi-siamo/

Pagina Facebook WeAreOnlus – https://www.facebook.com/WEAREonlus/

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani