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Giornata contro la violenza sulle donne a Copparo

Articolo pubblicato il 23 Novembre 2020, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


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Gli studenti delle medie appenderanno agli alberi delle sagome di scarpe rosse

Prosegue incessante il cammino verso una cultura del rispetto che possa condurre all’eliminazione di ogni forma di violenza di genere, nel
contesto di un Paese in cui l’Istat registra come 6milioni e 788mila donne fra 16 e 70 anni abbiano subito una qualche forma di violenza e
come durante l’emergenza sanitaria il numero dedicato abbia ricevuto il
73% in più di richieste aiuto.
Dopo l’apertura alla Casa della Salute Terre e Fiumi dello Sportello Antiviolenza, la Commissione consiliare permanente Pari Opportunità ha
ideato una nuova iniziativa in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in cui ha nuovamente
coinvolto insegnanti e allievi della scuola secondaria di Copparo. Agli studenti, che già avevano elaborato il logo di ‘Nontiscordardime’, è stato chiesto di realizzare delle sagome di scarpe rosse da appendere
agli alberi della piazza.
La cerimonia si terrà, nel rispetto delle misure anticovid, mercoledì 25 novembre, alle 10.30 nel settore Nord/Ovest dei giardini della piazza principale. Vi parteciperà una rappresentanza di dieci ragazzi delle classi terza F e terza B, accompagnati dal dirigente scolastico Domenico Marcello Urbinati e dagli insegnanti Carla Cenacchi e Marco Bertolini.
Saranno presenti il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni e l’assessore e vicesindaco Franca Orsini, i rappresentanti delle forze dell’ordine, i componenti la Commissione Pari Opportunità, una operatrice del telefono antiviolenza ‘Nontiscordardime’.
I ragazzi appenderanno le loro scarpe rosse agli alberi nei pressi della panchina rossa, significativo monito degli atti di violenza accaduti nel territorio copparese, e daranno lettura dei messaggi da loro scritti sul
retro delle sagome.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani