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di Federico Di Bisceglie

Nella città estense il 2016 si è aperto con grande fervore ed entusiasmo, si può quasi dire che si respira nell’aria un’energia nuova e una voglia di valorizzare la propria città e il proprio patrimonio. La forza della cultura può questo e altro.

Ferrara è una di quelle città che nella storia della cultura mondiale ha dato alla luce, o ha visto transitare fra le sue alte mura artisti, letterati, pittori e musicisti di primissimo piano, eppure purtroppo non è ancora riuscita ad assumere una posizione adeguata nel firmamento delle città d’arte. Le ricorrenze che si sono celebrate o si stanno celebrando in questo periodo sono diverse e riguardano tre esponenti della cultura che hanno portato lustro alla città di Ferrara in epoche differenti: il poeta Ludovico Ariosto, del quale si celebrano i cinquecento anni dalla pubblicazione della sua opera più famosa “Orlando Furioso”, Giorgio De Chirico, che cento anni or sono dava alla luce i suoi dipinti più celebri attribuendo a Ferrara lo pseudonimo di ‘città della metafisica’ e, infine, Giorgio Bassani, scrittore, poeta, consulente e direttore editoriale.
Quest’ultimo è forse un aspetto meno conosciuto delle attività dello scrittore ferrarese: la sua grandissima opera in ambito editoriale, grazie alla quale ora sono fruibili al pubblico opere di incommensurabile e indiscutibile valore. In particolare è opportuno ricordare l’opera pubblicata per la casa editrice Feltrinelli nel 1958: “Il Gattopardo” di tomasi di Lampedusa, divenuta un vero e proprio best seller della letteratura mondiale. La storia editoriale di questo capolavoro è molto travagliata. Il principe Tomasi di Lampedusa la presentò alla casa editrice Mondadori, la quale stupidamente la rifiutò. Venne poi Bassani, che intuendone il grande prestigio e l’importante maestria compositiva, decise di pubblicala l’anno dopo la morte dell’autore.

Giorgio Bassani è conosciuto, molto spesso anche misconosciuto, dal grande pubblico per la sua importante opera prosastica e in poesia, ma da grande intellettuale quale era, Bassani ebbe anche meriti legati alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico della penisola e alla critica letteraria e all’editoria. Attraverso la sua attività il ferrarese Bassani riuscì a coniare un nuovo statuto di figura inserita nel mondo letterario e culturale: una sorta di cultore e divulgatore della bellezza a tutti i livelli.

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Federica Pezzoli



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