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Gioco d’azzardo. Corsini: “Nessun colpo di spugna, lotta alle ludopatie e applicazione della legge. Dai 5 Stelle ennesima strumentalizzazione”

Articolo pubblicato il 8 Novembre 2018, Scritto da REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Regione Emilia Romagna

L’assessore regionale replica sui rinnovi dei contratti tra esercenti e concessionari di rete entro i 500 metri da luoghi sensibili: “Solo falsità, la Regione Emilia-Romagna ha fissato limiti prima inesistenti e investe sulla prevenzione e cura delle ludopatie anche sul fronte sanitario”

Bologna – “Non c’è alcun colpo di spugna della Regione, sono solo strumentalizzazioni: abbiamo voluto una legge per contrastare la ludopatia e il gioco d’azzardo, stabilendo il divieto di presenza di slot machine in esercizi commerciali entro i 500 metri da luoghi sensibili come scuole, ospedali o centri di aggregazione giovanile”.

Così l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini, replica alle critiche del M5S che aveva parlato di “una proroga per gli esercizi commerciali già dotati di apparecchi per il gioco d’azzardo stravolgendo il senso della legge”.

“La Regione Emilia-Romagna- afferma Corsini- è contro il gioco d’azzardo. Ha fissato limiti prima inesistenti e investe sulla prevenzione e cura delle ludopatie anche sul fronte sanitario. Parlare di colpo di spugna come fa il M5S si commenta da solo. Alla scadenza del contratto col concessionario, l’esercente deve infatti delocalizzare se ha ‘macchinette’ ed è entro i 500 metri fissati dalla nostra legge, e anche una direttiva dell’Agenzia del Demanio precisa come per concessionario vada inteso il concessionario di rete, le cui concessioni scadono nel 2022. Nessun colpo di spugna o proroga, ripeto, ma l’applicazione della legge, rispetto alla quale assistiamo alla ormai ennesima e abituale strumentalizzazione dei 5 Stelle”.

“Come abbiamo già risposto a un medesimo quesito oltre un anno fa, nella delibera regionale 831/2017- sottolinea l’assessore regionale- viene più volte citato il divieto di rinnovo del contratto tra esercente e concessionario, per gli apparecchi che rientrano nel Testo unico di pubblica sicurezza (per l’esattezza nell’articolo 110 comma 6) collocati in locali situati a meno di 500 metri da luoghi sensibili. La norma regionale considera il contratto con il concessionario di rete e non con il noleggiatore dell’apparecchio. Contratti con i concessionari che scadono nel 2022 a seguito di gare nazionali e non certo per volontà della Regione”.

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