Skip to main content

Gianni Toti, pioniere della video-art e della poetronica

Gianni Toti, originario di Roma e scomparso nel 2007 è tra i pionieri della video-art a Ferrara e a livello internazionale, protagonista nella grande stagione di fine secondo Novecento del Centro video arte a Ferrara curato dal Maestro Farina.
Gianni Toti fu un autentico genio d’anticipazione. La videopoesia, poi poetronica, ha in Toti uno dei suoi fondatori e ineguagliati interpreti: inventata, creata, distillata, innestata nel divenire della poesia contemporanea, al passo con i vertici della sua stessa mutazione, parallela alle trasformazioni sociali e tecnologiche.
Toti da decenni, con esiti stupefacenti di nuova bellezza techno, il fare arte con le macchine, persino letteratura, niente affatto un degrado del cuore e della creatività umana: proprio il contrario…
E anzi, capace Toti di dare un nome, un volto bello e riconoscibile alla nostra Era, non solo una
specie di top model nevrotica e complessa, ma anche una femme fatale intelligente oltre che
ammaliante. Per la realizzazione delle sue opere collaborava anche con il Centre de recherche Pierre Schaeffer di Montbéliard-Belfort.
Tra le sue opere video e poetroniche, “L’originedite” (1994), “Planetopolis” (1993), “Tupac Amauta”
(1997)… forse un vertice è semplicemente una suite “Trilogia majakovskiana” dedicata a
Majakovskij e a Lili Bric, anni ’80, poesia e rivoluzione al 100%, quasi un megafile già destinato
alla net-generation contemporanea. Capolavoro dell’Arte video e punto di riferimento assoluto per il futuro e per le nuove generazioni video e net generation.
Ha anche pubblicato “L’altra fame” (Rizzoli, 1970), “Il padrone assoluto” (Feltrinelli, 1977) “Planetario. Scritti giornalistici” (a cura M.Borelli e F.Muzzioli, Ediesse, 2008), “I meno lunghi o i più corti racconti del futuremoto” (a cura G.Perego, Fahrenheit, 2012), Raccolte poetiche “Che c’è di nuovo” (Premio Rapallo 1962), “La coscienza infelice” (1966), “Tre ucronie” (1970), “Chiamiamola poemetànoia” (1974).
Su Gianni Toti: “Gianni Toti in cine ma video” (Sandra Lischi, a cura di, Ed. Ets, 1996); “Gianni Toti o della poetronica” (Sandra Lischi, Silvia Moretti (a cura di), Ed. Ets, 2012), “Re-video ergo zoom (o zaúm?)”; “Totilogia Gianni Toti” (a cura di Daniele Poletti, Floema-esplorazioni della parola [dia•foria, 2013); “Totilogia”, ([dia•foria, Daniele Poletti (a cura di), in collaborazione con La Casa Totiana, Ed. Cinquemarzo, 2014).

Per saperne di più su Gianni Toti visita la pagina relativa su Wikipedia [leggi], la puntata su Rai arte [vedi]

* da Roby Guerra, “Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea”, Este Ediiton-La Carmelina ebook [vedi]

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Roby Guerra



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)