Ho incontrato una vecchia signora che usciva dal supermercato, portava sui calzoni neri un giubbotto trapuntato rosso bordeaux made in China, anche lei urlante di gioia: “E’ nato, gridava, è nato”.
“Chi?”, ho chiesto.
“Come chi – mi ha risposto – il Bambin Gesù, no?”
“E’ tornato anche quest’anno? – ho insistito – ma non l’avevano venduto?”
Sì, ricordo di aver letto che per Gesù Bambino erano arrivati addirittura tre stranieri; dico tre stranieri: un difensore, un centrocampista e un attaccante.
“E come si chiamano?”
Mi pare Melchiorre, Gaspare e Baldassare, sono grandi giocatori, dicono, i tre Re Magi li chiamano.
“E verranno qui, proprio qui? A vestire la maglia biancazzurra?”
“Pare proprio di sì”, l’ho in formata.
“Io non so – dice lei – con questi mercati non ci capisco più nulla. Mio figlio dice che avevamo bisogno di un portiere, mica di un centrocampista; ci vuole, lui afferma, ci vuole un portinaio con due manone grandi così”.
“Cosa vuole – le faccio – oggi è tutto un mercato”.
“Ma il Bambin Gesù in che ruolo lo fanno giocare?”
“Non so”, rispondo: “non m’intendo molto, ma, da quello che ho sentito pare che sia una specie di Maradona, può giocare in qualsiasi parte del campo, l’allenatore sostiene che quello è un dio”.
“E quanto è costato?”
“Una canta, stando sempre alle notizie di stampa”.
“Scusi, ma lei crede ancora alla stampa? Mi pareva che lei fosse una persona con una cultura, con un certo equilibrio”.
“Credevo anch’io – le rispondo – ma da quando è salito al potere Spometi…”
“Chi?”
“Ricorda quel cantautore bolognese, Sarti si chiamava, bravo, originale, alla fine degli anni Settanta ebbe la sua parte di notorietà e in uno dei suoi pezzi il protagonista si chiamava Spometi: un giovane impomatato, tutto leccatino, che ora mi fa venire in mente il capo delle stelle, di cui si sente l’odore di brillantina anche attraverso i canali televisivi. È uno che sa tutto, è un genio Spometi, gli altri sbagliano, lui no: avevamo proprio torto a non considerarlo, ci comanderà”. “Forse, tanto ormai, senza ideologie e senza ideali, le forze politiche mi sembrano tutte uguali. Stiamo inaugurando il Partito Unico come quello di Mussolini. Forza!!”
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Gian Pietro Testa
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