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da: organizzatori

Toscano, classe ’78, Gerry Grassi è lo psicologo e psicoterapeuta, di “Matrimonio a prima vista”, la versione italiana del programma, erede del format americano, in onda in prima serata su Sky Uno HD dal 19 maggio, specializzato nella ricerca dell’anima gemella grazie al supporto di un team di professionisti.

Una figura di certo non ordinaria quella di Gerry Grassi: una personalità eclettica, con una grande passione per la musica, ma anche surf, skate e judo fa da contraltare alle capacità di medico, fatta di ricerche e specializzazioni. Fondatore e Direttore del Centro di Ricerca in Psicologia e Comunicazione Strategica T.I.B. TERAPIE INNOVATIVE BREVI. Ideatore del metodo IPNOSTRATEGICO messo a punto a seguito del lavoro di ricerca e studio su oltre 6000 sedute. Ha presentato tecniche ideate e sperimentate su centinaia di casi a CONVEGNI MONDIALI di psicoterapia e ipnosi sia in Italia che negli Stati Uniti. Decodificatore di MICRO ESPRESSIONI FACCIALI ESAC – Emotional Skills and Competencies certificato da PAUL EKMAN (massimo esperto mondiale sulla FISIOLOGIA DELLE EMOZIONI e sulla COMUNICAZIONE NON VERBALE e MICRO ESPRESSIONI FACCIALI). Esperto in PERSUASIONE, NEUROMARKETING e COMUNICAZIONE NON VERBALE. Durante la permanenza in America ha avuto l’onore di essere invitato direttamente da Karin Schlanger, Direttore del Mental Research Institute di Palo Alto in California U.S.A., ad osservare alcune sessioni di psicoterapia per discuterne insieme proprio al M.R.I. dove hanno avuto origine la così detta “Scuola di Palo Alto”, le Terapie Brevi e gli Approcci Strategici e Familiari.

Per mantenersi gli studi da giovane ha fatto il barista, il cameriere d’albergo, il portiere all’università. Ma la musica, soprattutto il punk rock, prendeva il sopravvento su tutto, così con la sua band andava a suonare su un furgone su e in giù per l’Italia. Di quel periodo racconta: “Ho molti ricordi, molta nostalgia, ho fatto diverse cose grazie alla musica e sono state fondamentali. Sarò sempre grato a tutto ciò che mi ha insegnato”. E prosegue: “Quando sono arrivato a fare la tesi di specializzazione l’ho intitolata “Musica, surf, judo e psicoterapia strategica”, poiché rappresentava proprio il tentativo di unire alcune delle cose che hanno in effetti segnato la mia esistenza”.

Una riconosciuta professionalità, una grande capacità comunicativa e la forte stima attestatagli dai sui pazienti, hanno convinto gli autori di Matrimonio a prima vista a scegliere Gerry Grassi tra una rosa di autorevoli psicologi.

Della sua partecipazione al programma rivela: “Per me è stata un’esperienza fantastica, forse una delle più emozionanti della mia vita. Ho avuto la possibilità di lavorare in equipe, di confrontarmi con i miei colleghi e compagni di avventura, ho avuto modo di sperimentarmi in qualcosa di diverso e di valicare i miei limiti. E’ stata una situazione davvero impegnativa, che mi ha insegnato molto.” E sul lavoro svolto dichiara: ”Ho dovuto organizzare il mio lavoro studiando le altre edizioni del programma, i test ed i questionari proposti nel format, oltre a tutti gli strumenti che poi avrei deciso di usare io”.

Per quanto riguarda i test a cui le coppie selezionate vengono sottoposte nel programma, è stato usato il noto MMPI (un test di personalità molto utilizzato) per scongiurare profili marcatamente psicopatologici, le Matrici di Raven per quanto riguarda il QI, il TAT per osservare la capacità narrativa e immaginativa dei partecipanti, oltre a questionari conoscitivi utilizzati in tutte le versioni del format.

I partecipanti si sono inoltre sottoposti a una serie di colloqui conoscitivi e di approfondimento dopo aver partecipato a dei focus group gestiti insieme al sociologo Mario Abis e alla sessuologa Nada Loffredi. I gruppi di approfondimento si sono rivelati un elemento distintivo rispetto alle altre edizioni e hanno permesso ai partecipanti di confrontarsi tra loro e mostrare anche le modalità interattive.

Gerry Grassi conclude: “Ho fatto gli home visit osservando le abitazioni di molti partecipanti, il modo in cui vivono, le relazioni con i parenti e tutti quei dettagli, che possono essere osservati solo scendendo sul campo. Un momento curioso e giocoso, che chiaramente non ha valenza scientifica, ma che ha comunque un’incidenza ancestrale, è stato il test dell’olfatto. Ho fatto annusare agli uomini le maglie delle donne e viceversa e sono venute fuori molte considerazioni da parte dei ragazzi che mi hanno permesso di approfondire il loro stile cognitivo e il modo in cui si rapportano a determinati stimoli. Durante il programma ho osservato i ragazzi, ho visionato molti filmati, sono stato nuovamente a incontrarli anche dopo il matrimonio ed in alcuni casi ho avuto la possibilità di fare sedute di “terapia di coppia” o di dare loro delle indicazioni terapeutiche, per risolvere alcuni conflitti o problemi che si sono presentati. Quando ho dato delle indicazioni ho sempre seguito il mio metodo e ho potuto suggerire le prescrizioni comportamentali, o indicare determinate tecniche, che utilizzo anche in studio con i miei pazienti ordinariamente”.

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