La notizia di oggi è senza ombra di dubbio questa cosa rivoluzionaria che rischia di accadere in Spagna.
Pare infatti che il premier Rajoy voglia abolire la famosa/famigerata siesta.
Ma la vera notizia – per me – è la scoperta dell’origine di quest’abitudine e non solo.
Procediamo per ordine: la giornata lavorativa di uno spagnolo inizia alle 10.
Poi pausa alle 14 e si riattacca alle 16/17 perchè c’è ‘sta cosa della siesta che sposta l’orario/stacco alle 20.

E qui arriviamo alla cosa che gela il mio latino y caliente sangre perchè ho scoperto COSA C’È DIETRO.
E dio sant.mo, c’è il caro vecchio pittore di paesaggi: Hitler.
E tutta questa meñada nasce da un favore che il general.mo Francisco Franco fece al precedentemente citato pittore perchè nel 1942 il general.mo spostò il fuso orario SOLO PER COMPIACERE IL PITTORE.
In cuor mio ho sempre saputo che dietro ‘sta roba c’era qualcosa di orrendo.
Nel 2013 Nuria Chincilla, direttrice del Centro internazionale lavoro e famiglia aveva detto:
“A causa di un grande errore storico, viviamo con 71 anni di jet-lag ed è insostenibile. In Spagna si mangia alle 2 del pomeriggio e non si cena fino alle 9 di sera, limitando così la disponibilità di tempo libero.”
Un po’ come quella volta, quando Goyaałé diventò Geronimo: boh.
¡estebante!
Ogni giorno un brano intonato alla cronaca selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.
Selezione e commento di Andrea Pavanello, ex DoAs TheBirds, musicista, dj, pasticcione, capo della Seitan! Records e autore di “Carta Bianca” in onda su Radio Strike a orari reperibili in giorni reperibili SOLO consultando il calendario patafisico. xoxo <3
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