Skip to main content

Non è di mia competenza

Articolo pubblicato il 31 Agosto 2020, Scritto da Nicola Cavallini

Tempo di lettura: < 1 minuto


Dalla vendita di un prodotto, alla liberazione di un posto letto, al lancio di una bomba, ad una esecuzione di massa, all’invio di un gruppo di esseri umani alla camera a gas. Il lavoro non è solo il corretto adempimento di un incarico. Se lo diventa, nessuno si sentirà mai responsabile delle proprie atrocità.

“Bisogna stare attenti alla parola “lavoro”, perché il lavoro limita la responsabilità alla buona esecuzione del compito che mi è stato assegnato; ma gli effetti, quel che succede dopo, non sono di mia competenza”
Umberto Galimberti

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Nicola Cavallini

E’ avvocato, ma ha fatto il bancario per avere uno stipendio. Fa il sindacalista per colpa di Lama, Trentin e Berlinguer. Scrive romanzi sui rapporti umani per vedere se dal letame nascono i fiori.


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani