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GERMOGLI
C’è lavoro.
L’aforisma di oggi

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Dati Inps resi noti ieri: a Ferrara le nuove assunzioni a tempo indeterminato nei primi tre mesi del 2015 sono state 1.900 rispetto alle 1.248 del corrispettivo periodo 2014, con una variazione positiva pari 652 unità (+ 52,2%). Un segnale incoraggiante, uno spiraglio di luce nel buio.

rousseau
Jean Jacques Rousseau

È troppo difficile pensare nobilmente quando si pensa a guadagnarsi da vivere
(Jean-Jacques Rousseau)

Ci sono due categorie di persone fortunate: quelle che hanno trovato il proprio lavoro e quelle che non hanno bisogno di trovarne uno
(Giovanni Soriano)


Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

 

Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale.
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (Articolo 23), 1948

Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
Costituzione della Repubblica Italiana (Art. 36), 1948

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Sergio Gessi

Sergio Gessi (direttore responsabile), tentato dalla carriera in magistratura, ha optato per giornalismo e insegnamento (ora Etica della comunicazione a Unife): spara comunque giudizi, ma non sentenzia… A 7 anni già si industriava con la sua Olivetti, da allora non ha più smesso. Professionista dal ’93, ha scritto e diretto troppo: forse ha stancato, ma non è stanco! Ha fondato Ferraraitalia e Siti, quotidiano online dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco. Con incipiente senile nostalgia ricorda, fra gli altri, Ferrara & Ferrara, lo Spallino, Cambiare, l’Unità, il manifesto, Avvenimenti, la Nuova Venezia, la Cronaca di Verona, Portici, Econerre, Italia 7, Gambero Rosso, Luci della città e tutti i compagni di strada


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)