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L’edizione 2021 di Crossroads torna a Bologna. Domenica 5 dicembre al Camera Jazz&Music Club (inizio alle ore 21:45), il festival itinerante organizzato da Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna ospiterà George Cables, uno dei più autorevoli e ammalianti pianisti jazz afroamericani in attività. Cables si esibirà con il suo trio, completato da Darryl Hall al contrabbasso e Jerome Jennings alla batteria. Sul palco, come special guest, ci sarà anche il sassofonista Piero Odorici, un partner di lunga data, che con Cables e il suo repertorio ha sviluppato un rapporto privilegiato. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Camera Jazz&Music Club Bologna. Biglietti: prezzo unico euro 25 (tessera Endas obbligatoria; tesseramento annuale euro 15).
Il fraseggio elegante, il tocco raffinato e percussivo, un eccellente senso del blues e un’incredibile vena compositiva hanno fatto di George Cables uno dei più importanti pianisti oggi in attività.
George Andrew Cables è nato il 14 novembre 1944 a New York. Dopo avere ricevuto un’educazione musicale di tipo classico alla New York High School of Performing Arts (quella poi resa celebre dalla serie televisiva Saranno famosi), continua lo studio del pianoforte al Mannes College. Durante i due anni passati al Mannes muove i primi passi nell’ambiente jazz, entrando a far parte dei Jazz Samaritans, nei cui ranghi sfilarono al fianco di Cables altri giovani destinati a un grande avvenire:
Billy Cobham, Lenny White, Clint Houston, Steve Grossman. La facilità con cui Cables sa adattare la sua sbalorditiva tecnica alle necessità espressive del jazz gli permette di collaborare da subito con i più grandi artisti del momento, come Paul Jeffrey, Max Roach e, nel 1969, Art Blakey. Sempre nel 1969 entra nel gruppo di Sonny Rollins, col quale raggiunge la West Coast, dove decide di stabilirsi.
Durante il suo periodo californiano sviluppa importanti collaborazioni con Joe Henderson (dal 1969
al 1971), Freddie Hubbard (dal 1971 al 1976), Woody Shaw e Bobby Hutcherson, coltivando nel frattempo la propria attività da leader.
All’apice della sua carriera, Cables viene chiamato dal leggendario Dexter Gordon, col cui quartetto
incide anche diversi dischi per la Columbia (1977-79). Nello stesso periodo collabora pure con George Benson e, soprattutto, con Art Pepper. Il sodalizio con Pepper, durato dal 1979 sino al 1982, anno della scomparsa del sassofonista, è documentato su una serie di dischi per le etichette Contemporary e Galaxy considerati pietre miliari della storia del jazz moderno (su tutti il disco in duo Goin’ Home). Da allora Cables ha proseguito alla testa di proprie formazioni, soprattutto trii, ma anche ensembles più ampi.
Cables è uno dei più importanti pianisti del nostro tempo, come dimostrano anche le collaborazioni sia dal vivo che su disco con Elvin Jones, Nat Adderley, John Abercrombie, Gary Bartz, Bob Berg, Ray Brown, Ron Carter, Tony Williams, Joe Chambers, Don Cherry, Stanley Clarke, Jimmy Cobb, Billy Cobham, Jack DeJohnette e innumerevoli altri.
In questa occasione il trio di Cables ospita come special guest il sassofonista Piero Odorici, partner
di lunga data del pianista newyorkese.

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