G.Barbujani – 12 Ottobre presso libreria Libraccio di Ferrara
Tempo di lettura: 3 minuti
Da: Organizzatori
Sabato 12 ottobre ore 18
Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Libreria Libraccio di Ferrara
Guido Barbujani
Presenta
“Sillabario di genetica per principianti “
(Bompiani)
Dialoga con l’autore Andrea Pugiotto
Ma sarà proprio vero che nel nostro genoma sta scritto se siamo intelligenti, o belli, o timidi, o magari propensi a delinquere? E se tutto questo non c’è, cos’altro c’è scritto nel DNA e cosa possiamo capire, studiandolo?
«Prezioso strumento per muoversi nella complessità dell’età contemporanea dove gli assi dominanti sono quelli della scienza e dell’informazione» – La Lettura
Il DNA delle nostre cellule, il genoma, è un messaggio dal passato. I mittenti sono milioni di nostri antenati, e il contenuto sono le istruzioni che permettono alla cellula uovo fecondata di moltiplicarsi fino a formare l’organismo complesso che siamo noi, e di farlo funzionare. Da qualche anno leggere cosa c’è scritto nel genoma è tecnicamente possibile, con poca spesa e su larga scala. Di questo testo immenso, lungo quanto seimila volumi dei Promessi sposi, conosciamo l’alfabeto, cioè le quattro basi che, in lunghe file, formano i cromosomi; ne comprendiamo il lessico, cioè cosa significano le singole parole che lo compongono, i geni; siamo invece lontani dal capirne la sintassi, cioè il modo in cui ogni gene risponde al funzionamento degli altri geni e ai messaggi provenienti dall’ambiente. Quindi oggi leggendo il DNA riusciamo a prevedere le malattie più semplici, quelle che dipendono da un solo gene, mentre non ne sappiamo ancora abbastanza per sapere se ci verrà il diabete, il cancro, la pressione alta o il Parkinson, o anche solo quale sarà il nostro girovita. Però abbiamo imparato tante cose che a lungo ci sono sfuggite; la sfida è orientarsi in questa formidabile complessità, e non solo per chi fa ricerca biomedica o studia l’evoluzione: il DNA è entrato dappertutto, nelle aule dei tribunali come nei siti web che ci offrono a pagamento rivelazioni sulla nostra identità; i giornali annunciano di continuo la scoperta di geni che ci renderebbero intelligenti, o timidi, o sexy, o propensi alla delinquenza; e siamo chiamati, come cittadini, a prendere decisioni su quali dati genetici personali sia lecito o utile rendere pubblici, o su quanto e come sia legittimo modificare il dna degli organismi, compreso il nostro. Questo libro contiene più domande che risposte, il che potrà risultare deludente; ma la scienza, o almeno la buona scienza, funziona così: ogni nuova scoperta ci mette di fronte a nuove questioni, su cui occorre prima di tutto ragionare.
Guido Barbujani ha lavorato alla State University of New York a Stony Brook, alle Università di Londra, Padova e Bologna, ed è professore di Genetica all’Università di Ferrara. Collabora con il Domenicale del Sole 24 Ore. Tra i suoi libri, i romanzi Dilettanti, Dopoguerra, Questione di razza (premio Hemingway), Morti e sepolti e Tutto il resto è provvisorio; i saggi L’invenzione delle razze (premio Merck-Serono e selezione Galileo), Europei senza se e senza ma, Sono razzista, ma sto cercando di smettere (con Pietro Cheli), Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e di scienziati, Contro il razzismo (con Marco Aime, Federico Faloppa e Clelia Bartoli), Gli africani siamo noi (premio selezione Galileo), Il gene riluttante (con Lisa Vozza) e Il giro del mondo in sei milioni di anni (con Andrea Brunelli).
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