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Da: Camera di Commercio

Govoni: “Un costo indiretto ma gravissimo per tutta la società deriva dalla percezione che la “legalità sia costosa”: una percezione che sta inquinando interi settori produttivi”

Anac e Camere di commercio italiane alleate nella lotta alla corruzione: a sancirlo è il nuovo patto tra l’Autorità Nazionale Anticorruzione e l’Unioncamere, contenuto nel protocollo di intesa sottoscritto, il 27 dicembre scorso, dai due presidenti, Raffaele Cantone e Ivan Lo Bello. In particolare, Unioncamere si impegna, avvalendosi anche delle competenze dell’Anac e valorizzando le esperienze maturate nelle Camere di commercio, a garantire la massima diffusione nel mondo delle imprese della cultura della legalità, dell’etica pubblica e della trasparenza, anche attraverso la realizzazione di iniziative formative, l’organizzazione di studi e progetti di ricerca, incontri, conferenze e seminari.

Nucleo fondamentale dell’accordo sono la messa in comune e l’integrazione, anche attraverso l’interoperabilità dei sistemi informativi, di dati e informazioni provenienti dal patrimonio del Registro delle imprese e della pubblica amministrazione, con l’obiettivo di favorire processi di semplificazione e riduzione degli oneri amministrativi e di assicurare efficacia, trasparenza e controllo della spesa pubblica. Utili a questo fine saranno gli strumenti digitali, a partire da quelli contenuti nel Registro delle imprese, per consentire la massima divulgazione delle informazioni sugli assetti giuridici, economici e finanziari delle imprese. Un capitolo importante della convenzione riguarda, inoltre, la sperimentazione di un sistema di analisi del contesto esterno ai fini delle attività svolte dalle amministrazioni in materia di valutazione del rischio corruzione, anche attraverso l’individuazione di indicatori di rischio.

“L’assenza di legalità – sottolinea Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – altera le regole del gioco a danno di quelle imprese che operano nel rispetto della normativa e sulla base dei valori e dei principi della buona economia. Da tempo – ha proseguito Govoni – la nostra Camera di commercio svolge, in collaborazione con Prefettura, forze dell’ordine, istituzioni ed associazioni di categoria, numerose attività di contrasto a tutte le forme di criminalità economica e, più in generale, di illegalità che impediscono il libero agire del mercato, sviliscono il lavoro, mortificano gli investimenti, distruggono la proprietà intellettuale, ostacolano il credito, intimidiscono la libertà di impresa”.

Ma per l’Ente di Largo Castello l’attività di repressione, per essere veramente efficace, deve necessariamente essere accompagnata da un’adeguata azione di prevenzione. E per questo occorre in primis agire sulla diffusione della cultura della legalità, la via maestra per favorire sul nascere lo sviluppo di comportamenti imprenditoriali responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità. “Si tratta di un’attività – ha concluso il presidente della Camera di commercio – che è tanto più efficace quanto più è capace di accompagnare la crescita dei nostri ragazzi, perché saranno loro gli imprenditori e, più in generale, i futuri lavoratori di domani”.

Priorità, dunque, sulla quale la Camera di commercio lavorerà per tutto il 2017, catturando l’attenzione degli studenti ferraresi in più Giornate dedicate alla conoscenza degli strumenti messi a disposizione per il rispetto dei principi e dei valori della legalità. D’altronde – ricorda l’Ente di Largo Castello – le imprese meno condizionate dai fenomeni illegali sono proprio quelle di dimensione più elevata, ovvero con almeno 50 addetti e un fatturato superiore ai 2,5 milioni di euro.

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