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Giose e Cristian conoscono le ‘ore perfette’, quelle in cui sei al posto giusto nel momento giusto, sono le ore che non si misurano con il tic tac di un orologio, ma con il tempo interiore che ha lancette proprie.
E poi Cristian, professore universitario e studioso di Dionysius Exiguus, insegue le ‘ore diseguali’ che non coincidono con la ventiquattresima parte della giornata, ma sono l’intensità con cui il tempo, ore o istanti che siano, è vissuto.
Cristian desidera un figlio con Giose, un musicista perso nel mito ormai offuscato di se stesso, e l’Armenia è l’unico luogo che può realizzare il loro sogno. Il viaggio è lungo, per arrivare alla donna che darà loro un figlio, bisogna passare davanti al monte Ararat dove, si dice, venne incatenato Prometeo, punito per il dono di conoscenza e vita che fece agli uomini.
Cristian e Giose diventano genitori di Eva, ma il loro viaggio non è finito, ne inizierà un altro più doloroso, di allontanamento e separazione fra tutti e tre, una mutilazione che Eva, poco più che bambina, riuscirà da sola a ricomporre.

Melania Mazzucco, Sei come sei, Einaudi, 2013

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Riccarda Dalbuoni

È addetto stampa del Comune di Occhiobello, laureata in Lettere classiche e in scienze della comunicazione all’Università di Ferrara, mamma di Elena.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it