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Da forza Italia

L’emergenza acqua esiste soprattutto a Ferrara

Apprendiamo dai giornali che, stando alle parole dell’assessore regionale Paola Gazzolo, in Emilia Romagna e in particolare a Ferrara non esiste alcuna emergenza acqua, senza che ci siano alle porte rischi di razionamento delle risorse.
Senza voler scivolare in facili allarmismi crediamo invece che il problema, o meglio, i problemi, ci siano e vadano affrontati prima che diventino insormontabili.
La questione acqua è ovviamente complessa e comprende diversi ambiti, semplificabili in estrema sintesi, tra risorse destinate all’agricoltura e acqua potabile per uso domestico.
Nel primo caso dobbiamo, purtroppo, registrare – checché ne dica la Regione – moltissimi casi di situazioni allo spasimo da parte di un numero sempre maggiore di imprenditori agricoli della nostra provincia, a fronte di una siccità che da eccezionale è divenuta ciclica/annuale.
A nostro avviso troppo poco si sta facendo per far fronte alla progressiva diminuzione delle risorse idriche per questo comparto e la scelta di aumentare il gasolio agricolo per i macchinari da irrigazione risolve in modo parziale i disagi, con la conseguenza di inquinare maggiormente l’ambiente. Gli investimenti pubblici in questo campo dovrebbero essere mirati all’innovazione, anche attraverso incentivi diretti, per esempio per le metodologie a goccia nell’agricoltura di precisione che, per diverse colture, consentono un’ottimizzazione delle risorse e, contestualmente, una maggiore efficienza produttiva.
Sull’acqua potabile destinata alle case le questioni prendono diversi rivoli, giusto per rimanere in tema. Innanzitutto viene da più parti richiesto un monitoraggio attento della qualità dell’acqua, non alla fonte, considerando pienamente efficienti gli attuali depuratori, ma all’uscita. A seguito dei residui di piombo riscontrati nelle scuole comunali di San Martino, avevo chiesto, attraverso un’interpellanza consiliare, che venissero eseguiti dei controlli a campione presso le abitazioni private del quartiere al fine di verificare se vi fossero problemi analoghi. Purtroppo non ho ricevuto alcuna risposta in merito e i dubbi di tanti cittadini rimangono.
Sulla questione degli approvvigionamenti, invece, a fronte delle rassicurazioni regionali, analizzando il bilancio ambientale discusso una settimana fa in Comune, sono evidenti alcuni dati allarmanti sulle condizioni della rete idrica locale, con perdite passate dal non già lusinghiero 29% del 2010 al 39% degli ultimi due anni (2015-2016). Appare quasi beffardo che venga sottolineato come un aumento di 2,4 punti percentuali tra il 2011 e 2012, sia indicato come causato dal sisma, ma non venga in alcun modo giustificato l’aumento esponenziale degli anni successivi. Riteniamo che perdite di tale portata siano dovute a infrastrutture obsolete e inadeguate, a interventi di manutenzione del tutto insufficienti e alla mancanza di azioni predittive e preventive. Il tutto a spese dei contribuenti, dal momento che nelle bollette Hera esiste una “quota adesione al fondo fughe” ulteriormente vessata dall’aliquota dell’iva.
Oltre alle necessità di mantenere alta l’attenzione su questa grave situazione, riteniamo sia giunto il momento di iniziare a fare educazione e prevenzione sul consumo ponderato, ma anche limitando l’acqua potabile per orti e giardini nei periodi di limitate precipitazioni. Tutto questo per non trovarci impreparati quando l’emergenza sarà in tutto e per tutto conclamata.

Paola Peruffo
Coordinatrice Provinciale
Forza Italia Ferrara

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